L’industria della soda è stata a lungo riconosciuta come un importante contributore all’epidemia di obesità. Nel tentativo di cambiare la narrativa, Big Soda sta spingendo le bevande dietetiche, spendendo 296 milioni di dollari in marketing solo nel 2018. Ma i dolcificanti artificiali potrebbero non essere il beneficio per la salute che l’industria spera, secondo un nuovo studio condotto da ricercatori belgi.
Diet o zuccherate? Non c’è differenza
Dopo aver seguito più di 100.000 persone per 10 anni, i ricercatori hanno concluso che coloro che hanno scelto bevande dietetiche hanno affrontato rischi di malattia simili a quelli che hanno consumato bevande zuccherate. Coloro che non bevevano né avevano un rischio inferiore del 20-30% di malattie cardiache.
Lo studio, pubblicato sul Journal of the American College of Cardiology, è emerso dalla ricerca francese NutriNet-Santé, un’analisi in corso a lungo termine delle connessioni tra nutrizione e salute. I ricercatori hanno scoperto che i forti consumatori di bevande zuccherate e dietetiche avevano un rischio maggiore di “malattia cardiovascolare al primo incidente”, inclusi ictus e infarto, rispetto ai partecipanti che non bevevano nessuna delle due. Il consumo eccessivo di zuccheri aggiunti è un fattore di rischio ben documentato per diabete, malattie cardiache e obesità.
Una soda da 12 once (o,35 litri circa) può contenere fino a 11 cucchiaini di zucchero aggiunto, più della metà della quantità massima giornaliera raccomandata per i bambini, che è di sei cucchiai. Quindi bere soda dietetica sembra un modo intelligente per evitare tutto quello zucchero. Eppure, secondo i ricercatori, queste bevande dietetiche potrebbero non essere un sostituto salutare delle bevande zuccherate. Il loro lavoro si basa su studi precedenti che hanno trovato una connessione tra bevande zuccherate artificialmente e obesità, diabete e altri problemi metabolici che colpiscono un numero crescente di americani.
I dolcificanti cambiano il gusto
Tuttavia, i ricercatori hanno suggerito che sarebbe necessario più lavoro per stabilire un legame di causa ed effetto tra bevande zuccherate e dietetiche e malattie cardiovascolari. Medici e scienziati avvertono che il consumo di routine di cibi e bevande zuccherati artificialmente può distorcere il gusto di una persona per i prodotti dolcificati naturalmente, provocando un sapore sgradevole di frutta e verdura in confronto. Poiché i dolcificanti artificiali spesso non hanno o hanno poche calorie, la ricerca suggerisce che il loro consumo può confondere il metabolismo del corpo, aumentando il rischio di aumento di grasso.
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Le accuse ad aspartame e sucralosio
La Food and Drug Administration ha approvato sei dolcificanti artificiali, tra cui aspartame e sucralosio, per l’uso nelle bevande dietetiche. In Europa, invece, la lista degli additivi alla parola “dolcificanti” ne conta 16 e tra questi compaiono l’aspartame e il sucralosio. Su entrambi da tempo pesa l’accusa di essere dannosi per la salute dell’uomo. Sull’aspartame l’ultima accusa, in ordine di tempo, è quella secondo cui c’è una una relazione tra il consumo di aspartame e la Td, la discinesia tardiva una grave e spesso irreversibile patologia iatrogena (cioè causata da un farmaco) caratterizzata da movimenti involontari, il più delle volte coinvolgenti la zona orofacciale. Non meno grave di quello che anni prima aveva scoperto l’Istituto Ramazzini che aveva dimostrato un aumento significativo di tumori dei pelvi renali, dei nervi cranici, di leucemie e linfomi non Hodgkin nei topi e nei ratti alimentati ad aspartame. Si badi bene, anche con dosi ammesse come quantità giornaliera. E l’incidenza aumentava quando il trattamento degli animali iniziava nella vita prenatale, come aveva spiegato il direttore scientifico della Fondazione Morando Soffriti al Salvagente. C’è da dire che l’Efsa ha sempre dichiarato la sicurezza dell’aspartame anche nell’ultima revisione del 2019. Tuttavia un recente studio inglese ha dimostrato che la sicurezza del dolcificante artificiale non è stata adeguatamente dimostrata puntando il dito proprio verso l’Agenzia e la sua procedura di verifica.
Il sucralosio, invece, è finito sotto la lente di Morando Soffritti dell’Istituto Ramazzini secondo cui più alta è la concentrazione di sucralosio consumato, maggiore è la probabilità di sviluppare la leucemia e tumori maligni. Una conclusione che ha costretto l’Efsa , qualche tempo dopo, a valutare lo studio concludendo che si trattava di dati “inattendibili” e che il sucralosio è sicuro. Di recente un nuovo studio del Bfr tedesco ha concluso che quando viene riscaldato a temperature comprese tra 120 e 250 gradi potrebbe genera alcuni composti organici clorurati potenzialmente pericolosi per la salute dei consumatori. Tali composti comprendono dibenzo-p-diossine policlorurate (Pcdd), dibenzofurani (Pcdf) o cloropropanoli.