La Germania sarà il primo paese a vietare l’abbattimento di massa di pulcini maschi nell’industria del pollame. Il governo ha, infatti, approvato un progetto di legge che pone fine alla controversa pratica. La misura prevede il divieto dell’uccisione di massa di pulcini dal 2022: “Un significativo passo in avanti per il benessere degli animali“, ha commentato il ministro dell’agricoltura, Julia Klöckner.
In molte aziende avicole, i pulcini maschi vengono separati dalle femmine subito dopo la schiusa e sminuzzati poiché non producono uova e generano meno carne: una pratica molto violenta come hanno dimostrato i video diffusi dalle associazioni animaliste. Ogni anno in Germania vengono abbattuti decine di milioni di maschi. Gli attivisti per il benessere degli animali si sono battuti a lungo per porre fine alla pratica, ma gli agricoltori si sono lamentati che non esiste un’alternativa pratica, economica e priva di crudeltà. Il governo, d’altro canto, insiste sul fatto che esistono metodi per determinare il sesso dei pulcini prima che si schiudano.
Dal 2024, il progetto di legge richiederà anche agli allevatori di pollame di utilizzare metodi che funzionano in una fase precedente del processo di incubazione, prevenendo il dolore per gli embrioni non schiusi. Foodwatch ha comunque criticato la mossa del governo, sostenendo che la pratica di uccidere i pulcini maschi non è l’unica sofferenza che l’industria del pollame infligge a questi animali. Il riferimento è alle sofferenze che patiscono le galline ovaiole.
La Germania potrebbe essere il primo paese a vietare l’uccisione dei pulcini maschi ma non la sola. Anche il ministro francese dell’agricoltura, Didier Guillaume, si è impegnato a mettere fuori legge la pratica in Francia dalla fine del 2021. La Svizzera ha vietato lo sminuzzamento di pulcini vivi l’anno scorso, ma consente comunque che vengano uccisi con l’uso del gas.