Cereali, approvato emendamento per garantire tracciabilità della filiera, come per vino e olio

CEREALI

Dalla Commissione Bilancio della Camera, arriva un’importante novità per la filiera cerealicola. Anche per farine e altri cereali, come per olio e vino, infatti verrà attivato un registro per evitare che farine e cerali in genere vengano introdotti nel nostro paese in maniera illegale e spacciati per locali. L’emendamento al testo della legge di bilancio approvato ha lo scopo di consentire un accurato monitoraggio delle produzioni cerealicole presenti sul territorio nazionale: chiunque detenga cereali e farine di cereali è tenuto a registrare tutte le operazioni di carico e scarico, se la quantità del singolo prodotto supera le 5 tonnellate annue, in un apposito registro telematico istituito sul Sian, il portale del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali. Le operazioni di carico e scarico per vendita o trasformazione di cereali e sfarinati a base di cereali, di provenienza nazionale e unionale ovvero importate da Paesi terzi, devono essere registrati sul Sian entro sette giorni lavorativi. Per il conseguimento di questo obiettivo viene stanziato un milione di euro e sono contemplate, sin da ora, le eventuali sanzioni da comminare tramite Icqrf, l’Ispettorato repressione frodi. Le sanzioni previste per chi non istituisce il registro vanno dai 5mila ai 20mila euro.

Cillis (M5s): Così diamo certezza ai consumatori

“La nascita di Granaio Italia rappresenta una giornata storica per la cerealicoltura italiana – dichiara il deputato Luciano Cillis (M5S), primo firmatario dell’emendamento – Questa norma riesce a portare il mondo della cerealicoltura allo stesso livello dell’olio e del vino: l’auspicio, infatti, è quello di riuscire a tracciare lo spostamento di tutte le categorie di cereali in Italia in tutti i diversi passaggi sia che si tratti di prodotti nazionali sia che si tratti di prodotti importanti. Ci auguriamo che il decreto attuativo trovi d’accordo le Regioni evitando ciò che è accaduto con il medesimo provvedimento per la tracciabilità del latte. Confido nel sostegno del Sottosegretario Giuseppe L’Abbate, attualmente al lavoro sull’avviamento della Cun (Commissione Unica Nazionale) del grano duro. Con questa novità normativa – prosegue Cillis (M5S) – si riesce a dare certezza ai consumatori nonché riscontro effettivo ai nostri produttori, stoccatori e trasformatori che si impegnano nel rispetto e nella gestione di una filiera importantissima per l’agroalimentare made in Italy. E lo facciamo con concretezza e lucidità, rispondendo – conclude il parlamentare 5 Stelle della Commissione Agricoltura di Montecitorio – alla voglia di conoscere la realtà sui prodotti 100% italiani come pasta, pane, prodotti da forno e sfarinati di qualsiasi cereale”.