Consiglio d’Europa: il 10% dei cosmetici non indica allergeni e altre sostanze in etichetta

COSMETICI

Il Consiglio d’Europa è preoccupato per la chiarezza delle etichette dei cosmetici in Ue. Uno studio condotto da una rete di laboratori specializzati coordinati dall’Edqm (direzione europea per la qualità dei medicinali e la salute), organo del Consiglio, infatti, chiarisce: “Alcuni prodotti cosmetici venduti in Europa contengono ancora livelli eccessivi di fragranze che generano allergie”.

Le bugie in etichetta

Come riporta l’Ansa, il test condotto tra il 2018 e il 2020 su 932 cosmetici, prodotti per la pelle, capelli, labbra, oltre che deodoranti e profumi, è emerso che il 7,7% non rispetta la legislazione europea perché le etichette non indicano i composti profumati allergenici presenti, oppure riportano dosi minori di queste sostanze. Non solo, tra i cosmetici che affermano sulla confezione di non avere profumi, il 3,1% dei cosmetici contengono invece composti profumati.

Gli allergeni più comuni

Ma quali sono le sostanze non dichiarate più problematiche? linalolo, alcool benzilico e limonene, che, in base alla regolamentazione Ue del 2009 sui cosmetici, devono essere riportate sulle etichette se la loro quantità supera una certa soglia. Secondo lo studio dell’Edgm i prodotti “meno rispettosi della legge” sono i profumi – il 41% di quelli testati conteneva composti allergenici. “La presenza di composti profumati nei prodotti cosmetici, combinata con le false dichiarazioni su prodotti venduti come ‘senza profumo’ rappresentano un pericolo per la salute dei consumatori perché queste sostanze possono causare gravi reazioni allergiche”. I composti profumati allergenici sono tra le principali cause della sensibilizzazione della pelle e un corretto etichettaggio “è un prerequisito per prevenire le reazioni allergiche”, specifica Strasburgo.  Susanne Keitel, direttore dell’Edqm dichiara: “Riuscire a garantire che i prodotti cosmetici rispettino la regolamentazione è essenziale se si vogliono evitare potenziali rischi per la salute”.

La rete di laboratori

“I problemi rilevati da questo studio dimostrano la necessità di continuare ad assicurare una stretta collaborazione tra i laboratori ufficiali per il controllo dei cosmetici”, aggiunge Keitel. La rete di laboratori coordinata dall’Edqm è composta da oltre 50 laboratori e vi partecipano strutture in 21 paesi Ue, tra cui l’Italia.