La popolare piattaforma di transazioni online, PayPal, ha annunciato che dal prossimo 16 dicembre sarà introdotta una tariffa a carico dei venditori qualora gli acquirenti aprano una contestazione e la convertano in reclamo. “Una vera e propria rivoluzione nel settore dell’e-commerce – secondo Consumerismo No Profit, associazione di consumatori specializzata in tecnologia – con la quale PayPal si schiera apertamente a favore degli utenti, prevedendo il pagamento di una tariffa a carico dei venditori scorretti”.
Il percorso è in genere molto tortuoso
“Sempre più spesso i consumatori sono delusi degli acquisti effettuati sul web, perché il prodotto non è conforme alle aspettative, non rispetta le promesse pubblicizzate o arriva a casa danneggiato – spiega Luigi Gabriele, Presidente di Consumerismo – In tali casi occorre avviare un percorso tortuoso per veder riconosciuti i propri diritti, con costi di spedizione per rimandare indietro il prodotto e altri ostacoli che portano spesso i cittadini a rinunciare a proporre reclamo”.
L’incentivo di Paypal a lavorare bene
Grazie alla novità introdotta da PayPal, secondo Consumerismo, l’applicazione di una tariffa a carico dei venditori in caso di reclami e contestazioni, eviterà le truffe e i raggiri sempre presenti nel settore dell’e-commerce, e porterà gli operatori a garantire maggiore correttezza e trasparenza ai consumatori per non andare incontro al pagamento della nuova “tassa”, riequilibrando i rapporti tra acquirenti e venditori. “Un modello quello di PayPal che speriamo venga ora adottato da tutte le altre piattaforme di pagamento online” conclude Gabriele.
La tariffa fissa
I casi sono due: quella per contestazioni standard e quella per contestazioni per volumi elevati. La differenza sta nella quantità di contestazioni ricevute: se il venditore ha effettuato più di 100 transazioni nei tre mesi precedenti e il rapporto tra le contestazioni e le vendite è superiore a 1,5% si applicano le tariffe per contestazioni per volumi elevati. In questo caso PayPal può prendere misure aggiuntive, come richiedere spiegazioni al venditore e porre limiti o blocchi sul conto. La tariffa per le contestazioni fissa è in ogni caso pari a 14 euro.