Le noci del Brasile alla Salmonella sono arrivate in 30 paesi in tutto il mondo

Quello delle noci del Brasile alla Salmonella è oramai diventato il centro di una allerta internazionale. Se in Italia il primo richiamo di un prodotto contaminato è arrivato solo il 25 agosto, in molti altri paesi – 30 sarebbero quelli elencati che hanno ricevuto noci contaminate, secondo l’autorevole Food Safety News  – da almeno due settimane si rincorrono i lotti contaminati che sono finiti in barrette, mix salutistici vari.

E, nonostante il nome possa portare a confondere, le noci non venivano dal Brasile ma dalla Bolivia. Il Regno Unito ha sollevato l’allarme Salmonella a metà agosto, secondo una notifica sul sistema di allarme rapido per alimenti e mangimi (RASFF). E oggi ha un bilancio che raggiunge 100 persone ammalate.

Il primo avviso nel Regno Unito è stato Lidl GB che ha richiamato la barretta Deluxe Dark Chocolate Muesli con noci del Brasile e mirtilli rossi.

In Italia sono state richiamate le barrette Eat Natural. L’azienda, sempre secondo Food Safety News, ha dichiarato di aver deciso di ritirare e richiamare il prodotto a causa della possibile presenza di Salmonella, proveniente da un fornitore terzo di ingredienti. Il richiamo arriva dopo che un “piccolo numero” di persone si è ammalato di salmonellosi, alcune  avevano mangiato una barretta Eat Natural contenente noci del Brasile, così come altri alimenti.

Praveen Vijh, co-fondatore di Eat Natural, ha dichiarato: “Le nostre barrette sono trattate termicamente e questo diminuisce la probabilità di contaminazione, ma stiamo prendendo la questione estremamente seriamente e prendendo tutte le misure possibili, anche se in questa fase la notifica è molto una misura precauzionale”.

Non conosci il Salvagente? Scarica GRATIS il numero con l'inchiesta sull'olio extravergine cliccando sul pulsante qui in basso e scopri cosa significa avere accesso a un’informazione davvero libera e indipendente

Sì! Voglio scaricare gratis il numero di giugno 2023

Ma il caso non è certo circoscritto alla Eat Natural, visto che la Bolivia è il più grande produttore di noci del Brasile, rappresentando circa il 75% della produzione totale mondiale, seguita da Perù e Brasile, secondo l’International Nut and Dried Fruit Council.

E le noci possibilmente contaminate sono sparse, come detto, in ogni angolo del mondo: Austria, Bahrein, Belgio, Cipro, Danimarca, Egitto, Finlandia, Francia, Germania, Gibilterra, Grecia, Hong Kong, Ungheria, Islanda, India, Iraq, Irlanda, Italia, Giordania, Lituania, Lussemburgo, Mali, Malta , Paesi Bassi, Norvegia, Filippine, Qatar, Somalia, Sud Africa, Spagna, Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti.