Caro Salvagente, ero una cliente Vodafone, 2 anni fa presi un telefono della Samsung da un rivenditore della stessa, col vincolo che avrei dovuto pagare per 30 mesi 5 euro al mese per il telefono e 15 euro al mese di ricarica. Ora dopo qualche mese i 5 euro del telefono sono diventati 10 e i 15 euro della ricarica sono diventati 22. Il mese di marzo sono passata ad altro operatore e continuo a pagare 10 euro del telefono. Mi é arrivata già dal mese scorso una fattura di quasi 60 euro di penale, che non ho e non ho intenzione di pagare. Che debbo fare?
Maria Grazia Marotto
Cara Maria Grazia, che le tariffe varino dopo pochi giorni aver firmato il contratto è una pratica assai diffusa nella telefonia. Ma che Vodafone aumenti anche quelle del telefono comperato “in comode rate” ci sembra una novità , di certo poco gradevole.
Abbiamo chiesto a Valentina Masciari, responsabile utenze di Konsumer Italia di aiutarci ed ecco cosa ci ha risposto.
Tramite modifiche unilaterali del contratto, il gestore può cambiare le condizioni economiche, commerciali, inizialmente sottoscritte dal cliente. Tali modifiche, però devono essere sempre preventivamente comunicate all’interessato, che ha la possibilità , nel caso in cui non volesse accettarle, di recedere dal contratto stesso, senza l’obbligo di pagare alcuna penale, ma solo di continuare a saldare  le rate di eventuali apparati acquistati.
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Le rate degli apparati, in tal caso di un cellulare, non possono variare: se ho sottoscritto un contratto per l’acquisto di un determinato telefono, ad un certo costo rateizzato, suddiviso in 30 rate mensili, non posso subire alcuna variazione e quindi aumento dell’importo delle rate. L’acquisto del telefono, avviene al momento della sottoscrizione del contratto stesso e a quelle condizioni, è solo il costo che viene suddiviso in piccole rate e quindi non può subire alcuna modifica.
Relativamente poi all’importo che la signora Marotto, ci dice essere indicato come penale, sembra strano, in quanto sugli apparati non ci sono penali ma eventualmente solo l’addebito in un’unica soluzione delle rate residue.
Essendo queste le regole generali per l’acquisto di apparati, è anomalo quanto successo; una spiegazione potrebbe essere un addebito bimestrale e non più mensile delle rate del telefono, anche se la signora avrebbe notato la differenza nella periodicità . Conviene verificare.
Sulla variazione del costo dell’abbonamento, tenderei a riportarla alle solite e purtroppo continue, variazioni unilaterali del contratto, di cui però la cliente doveva essere preventivamente informata, così da comunicare la sua volontà di recedere senza alcun costo.
Direi, infine, di chiedere direttamente a Vodafone chiarimenti sull’importo delle rate del telefono, una volta verificato il fatto che l’addebito sia sempre mensile e non bimestrale.