Lav: “Chiediamo un animal social bonus per le persone in stato di necessità”

Si è parlato poco delle conseguenze della pandemia da Covid19 sugli animali. Non solo quelli randagi ma anche quelli nelle famiglie che stanno affrontando uno choc economico imprevisto, dalle conseguenze molto serie. Ameno 7 milioni i cani e 7,5 i gatti fanno parte delle famiglie italiane, ai quali si sommano circa 46 milioni di altri animali, fra roditori, uccelli e pesci. (Eurispes 2020). Per queste ragioni, dopo aver gestito oltre 15.000 richieste di aiuto durante la prima fase dell’emergenza e fornito assistenza diretta grazie a un’ambulanza veterinaria e oltre 150 volontari sull’intero territorio nazionale, Lav chiede al governo un pacchetto di iniziative dedicate a sostenere, anche economicamente, le persone con animali.

1) ANIMAL SOCIAL BONUS PER L’ EMERGENZA COVID

Un buono spesa per tutte le persone indigenti, concesso una tantum, del valore di 200 euro per ogni cane e 100 euro per ogni gatto (animali iscritti in anagrafe), per garantire in un momento di profonda crisi economica la sussistenza degli animali familiari.

2) QUATTROZAMPE SOCIAL CARD

Un contributo per l’adozione di un animale da un canile o gattile del valore di 1.000 euro (cifra inferiore ad un anno di mantenimento di un animale in un canile a spese del Comune) per adottanti con redditi fino a 55.000 euro e di 500 euro per adottanti con redditi oltre i 55.001 euro, della durata di un anno, da spendere in prodotti per l’alimentazione, la salute e il benessere dell’animale adottato.

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Rispetto a queste prime due proposte, LAV chiede al Governo che vengano inserite da subito tra gli aiuti ai cittadini e alle famiglie in difficoltà, nella conversione del Decreto Legge “Rilancio Italia”, che sarà votata in parlamento già nelle prossime settimane.

3) FISCALITÀ AMICA DEGLI ANIMALI

  • l’abbassamento dell’aliquota IVA per gli alimenti dal 22% al 4%;
  • un aumento della quota di detraibilità fiscale delle spese medico-veterinarie;
  • I’introduzione di un “Buono Spesa Animali” da 500 € per le persone con reddito inferiore a 8.000 € anno, per l’acquisto di cibo, farmaci e spese veterinarie.

4) CURE SOSTENIBILI

  • equiparazione terapeutica tra farmaci umani e veterinari di identica composizione;
  • regolamentazione dei farmaci generici anche in veterinaria, per i quali non esiste una norma che preveda che essi debbano avere un prezzo di vendita inferiore;
  • commercializzazione di confezioni di farmaci veterinari commisurate alle patologie alla cui cura sono preposti, con la possibilità di garantire somministrazioni anche minime a costi proporzionali, anche per evitare il rischio di cure “fai da te”.

Queste proposte, avanzate da LAV anche in attuazione del Manifesto “Non torniamo come prima” https://www.lav.it/chi-siamo/manifesto-lavlanciato alcuni giorni fa, sottolineano come la tutela degli animali sia essenziale anche negli interventi di tipo sociale e nel contrasto alle nuove povertà, fenomeni preesistenti, aggravatisi oggi con l’emergenza Covid-19.

“Si tratta di interventi in favore degli animali, dei cittadini, ma anche delle casse pubbliche: le Amministrazioni locali, infatti, spendono ogni anno oltre 130 milioni di euro per la gestione degli animali randagi e non sempre assicurando loro il benessere dovuto. Questo alto costo economico ha anche il rovescio della medaglia di privare migliaia di animali della libertà e della possibilità di vivere una vita in famiglia– dichiara Roberto Bennati, Direttore Generale LAV e prosegue–dal punto di vista dei singoli cittadini, inoltre, la loro convivenza con gli animali è da anni svantaggiata dal carico fiscale e dalle norme che regolano il settore farmaceutico veterinario”.

Agli alimenti per gli animali “da compagnia” e alle prestazioni veterinarie, infatti, si applica l’IVA al 22%, come ai beni di lusso, mentre le  detrazioni Irpef sono minime e non sostengono il contribuente. Anche il prezzo dei farmaci veterinari rappresenta un problema grave. Ci sono casi in cui esso è identico nella composizione a quello umano la cui confezione costa in media 5 volte meno, ma il veterinario è costretto a prescrivere quello ad uso veterinario, più costoso. Lav annuncia una specifica campagna di aiuto a canili, gattili e cittadini in difficoltà, a partire dal mese di luglio e fino a fine anno, e un’iniziativa dedicata a favorire l’adozione degli animali, su tutto il territorio nazionale.