Buttare o riparare? La tabella per decidere per ogni elettrodomestico

Quanti di noi, di fronte a un guasto del frigorifero, della lavastoviglie o del televisore si chiedono se abbia senso riparare o si debba ricomprare l’elettrodomestico?
Un dilemma non da poco, che va risolto tenendo presente il bilancio familiare, la giusta esigenza di preservare l’ambiente (dunque non bittare apparecchi che potrebbero ancora funzionare) e ragionamenti in prospettiva.
Possono venire in aiuto i calcoli fatti da Svizzeraenergia, il programma dell’ufficio federale per l’Energia elvetico, che indicano quando può convenire cambiare un apparecchio per approfittare del risparmio di consumi dei modelli più recenti.

Riparare o sostituire? Tre criteri decisionali

1) Qual è l’età (stimata) dell’apparecchio?
2) Qual è l’ammontare previsto dei costi di riparazione?
3) Qual è il prezzo del nuovo apparecchio?

Ogni prodotto necessita di energia per essere fabbricato, trasportato, stoccato, venduto e smaltito. In caso di sostituzioni con apparecchi efficienti e a basso consumo, questa cosiddetta energia grigia può essere ampiamente compensata da 4 a 10 anni. Anche gli inquinanti, le emissioni di CO2 e i rifiuti generano un ulteriore impatto ambientale. L’impatto ambientale globale degli apparecchi elettrici viene valutato nei bilanci ecologici.
Vediamo dalle tabelle del programma pubblico svizzero destinato a incrementare il risparmio energetico, quali sono i risultati ottenuti.