Dopo il pasticcio del rinvio annunciato e poi sostituito all’ultimo da un emendamento, l’Rc auto familiare è in vigore, dal 16 febbraio. Ma solo sulla carta. Secondo quanto il Salvagente ha potuto sondare, le compagnie di assicurazioni sono ancora in alto mare, senza listini prezzi ad hoc.
La Rc auto familiare prevede che la classe di merito migliore all’interno dello stesso nucleo familiare possa essere estesa anche a un veicolo di categoria diversa di cui è titolare un altro familiare, facendolo risparmiare. Il classico esempio è il figlio 18enne che compra uno scooter e può applicarvi la prima classe di merito del padre o della madre. Ma, secondo quanto inserito nell’emendamento del decreto milleproroghe approvato, la compagnia può punire con un declassamento di ben 5 classi, il familiare che si rende responsabile di un sinistro. Per questo è importante che ci sia chiarezza nelle condizioni proposte.
Abbiamo provato a capire quando risparmierebbe un consumatore applicando le nuove regole, chiamando due dei gruppi assicurativi più grandi in Italia: Unipol e Generali. Unipol ci ha fatto sapere che essendo fino a tre giorni prima dell’entrata in vigore in ballo il rinvio della norma, la compagnia sta ancora elaborando i listini per il pubblico. Mentre Generali ha preso tempo per darci una risposta. Abbiamo chiamato Facile.it, portale che compara tra le altre cose le assicurazioni, e ci ha risposto che dalle compagnie non ha ancora avuto nessun aggiornamento in base alla Rc auto familiare. A ben vedere, il pasticcio dovuto dalla gestione confusionaria in Parlamento continua anche adesso, e bisognerà vedere quanto ci metteranno le compagnie a mettersi in linea con la dovuta trasparenza nei confronti del consumatore.