Mentre continua la battaglia per rallentare l’avanzata del coronavirus, arriva uno scontro scientifico sulla possibilità di trasmettere il virus quando il contagio è ancora in fase iniziale asintomatica. A sostenere questa ipotesi era stato uno studio tedesco pubblicato lo scorso 30 gennaio sul New England Journal of Medicine. Ma i risultati presentati sono stati messi in discussione dall’Istituto di sanità pubblica tedesco Robert Koch (Rki). Secondo quest’ultimo, come riporta Quotidiano Sanità ,  lo studio conteneva informazioni inesatte sullo stato del paziente che ha trasmesso l’infezione a quattro persone in Germania. La possibilità di una trasmissione asintomatica non è comunque completamente esclusa ma non è stata dimostrata. La verifica del Rki è avvenuta dopo aver telefonato alla paziente e riscontrando la paziente durante il suo soggiorno in Germania, si sentiva stanca, soffriva di dolori muscolari e prendeva il paracetamolo. Nonostante ciò, lo stesso Istituto di sanità pubblica tedesco non ha escluso al 100% la possibilità che la trasmissione possa avvenire senza sintomi.
Le facili speranze sui farmaci efficaci e la prudenza dell’Oms
Intanto, mentre i morti accertati a causa del virus 2019-nCoV sfiorano quota 500, e i contagiati superano le 24mila unitò di cui poco più di 200 fuori dalla Cina. Intanto, proprio sui media del paese da cui è partito il contagio circolano indiscrezioni su due combinazioni di farmaci identificati come efficaci contro il coronavirus. Ma l’Organizzazione mondiale della sanità ha frenato i facili entusiasmi: “Non esistono ancora terapie efficaci contro il 2019-nCoV e l’Oms ricord che solo studi su larga scala possono essere efficaci e sicuri. E sviluppare terapie o vaccini contro patogeni come questo di solito prende anni. Prima bisogna affrontare lunghe sperimentazioni e passare attraverso anche qualche sconfitta”, spiega il portavoce dell’Oms Tarik Jasarevic.
Peggiorano le condizioni dei cinesi ricoverati a Roma
Dall’Italia sono ore di attesa per conoscere la sorte dei due turisti cinesi ricoverati allo Spallanzani, la cui condizione è peggiorata. Il quadro è di prognosi riservata e le prossime ore dovrebbero essere decisive. Intanto è stata dimessa dall’ospedale una lavoratrice dell’albergo di Verona in cui avevano soggiornato i due turisti. Fortunatamente non c’era tracce di contagio.
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