Nuovo studio Usa: alcune alghe fanno bene a chi soffre di sindrome dell’intestino irritabile

Le alghe fanno bene per alleviare i sintomi più fastidiosi della sindrome dell’intestino irritabile (Ibs). A sostenerlo un nuovo studio condotto dall’Università della California, la School of Medicine della UC San Diego, la Jacobs School of Engineering e il Center for Microbiome Innovation. Secondo i ricercatori il consumo di un ceppo di alghe precedentemente inesplorato potrebbe migliorare i sintomi dell’Ibs come diarrea, gas e gonfiore. Come riporta FoodNavigator, mentre altre specie di alghe sono state utilizzate come nutraceutici dietetici, i benefici del consumo di Chlamydomonas reinhardtii erano in precedenza inesplorati.

Uno studio che punta ad abbattere i pregiudizi

Pubblicati nel Journal of Functional Foods, i risultati hanno mostrato che i partecipanti che soffrivano di frequenti sintomi gastrointestinali hanno riportato significativamente meno disagio intestinale e diarrea, significativamente meno gas o gonfiore e movimenti intestinali più regolari. I partecipanti hanno consumato cucchiai quotidiani di biomassa di C. reinhardtii in polvere e hanno riferito la loro salute gastrointestinale per un mese. Frank Fields, ricercatore nel laboratorio di Mayfield e autore principale dell’articolo, ha dichiarato: “Spero che questo studio aiuti a leva a abbattere i pregiudizi sul pensiero di aggiungere alghe e prodotti a base di alghe nella dieta – è una fantastica fonte di nutrimento e ora abbiamo dimostrato che questa specie di alghe ha ulteriori benefici per la salute animale e umana. ”

Gli integratori a base di alghe, quali virtù?

In italia sono in vendita diversi integratori a base di alghe, come racconta Dario Vista, tecnologo alimentare, sul Salvagente del dicembre 2019.

Un grande consumo di alghe è sicuramente quello che si fa sotto forma di integratori alimentari per le più svariate esigenze. Tra gli integratori a base di alghe il più diffuso è certamente la spirulina; questa, che in realtà è un cianobatterio, è particolarmente ricercata in quanto vanta una composizione chimica sorprendente in particolar modo per due componenti: il ferro e la Vitamina B12. Per quanto riguarda il ferro, presente in quantità di circa 30 mg per 100 g, una reale integrazione in caso di lieve carenza è garantita. Il problema si pone invece per chi all’interno di un’alimentazione vegana, quindi manchevole di vitamina B12, vorrebbe garantire il fabbisogno del composto assente con la spirulina. Per quanto contenga vitamina B12, la stessa non è assimilabile come quella della carne, pertanto è necessario assumerla con un’integrazione specifica di cianocobalamina o meglio di metilco-balamina.

Spirulina, occhio alle controindicazioni

Una controindicazione importante della spirulina è per chi soffre di fenilchetonuria, in quanto ricca di fenilalanina, l’amminoacido che si accumula in tale condizione patolgica. Un’altra alga-integratore molto diffusa è il fucus, che ricca di iodio, dovrebbe aumentare l’attività della ghiandola tiroidea e quindi accelerare il metabolismo con conseguente effetto dimagrante: magari bastasse questo per perdere peso… non fidatevi e soprattutto fate molta attenzione a non assumerla in caso di patologie cardiache e tiroidee. Per quanto la normativa consenta negli integratori di fucus l’utilizzo del claim “favorisce l’equilibrio del peso corporeo”, bisogna essere coscienti che per perdere peso sono necessari tantissimi altri accorgimenti che vanno dalla dieta all’attività fisica all’interno di un corretto stile di vita e non basta una semplice compressa di fucus. L’alga klamath invece è molto diffusa negli integratori formulati per il rafforzamento delle difese immunitarie ed effettivamente una reale azione positiva è validata; differente invece quando, insieme ad altre specie come l’Ascophyllum nodosum la troviamo in integratori utili per il paziente diabetico; non basta solo un integratore per contrastare tale patologia, è necessaria una valida terapia dietetica alla base. Per gli addetti al marketing le alghe, tanto utilizzate nella tradizione culinaria delle popolazioni ultracentenarie dell’estremo Oriente, sono un bene prezioso per raggiungere i propri obiettivi. Per questo motivo prestiamo sempre attenzione e riflettiamo sulla dicitura obbligatoria riportata sulle confezioni: “Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata, equilibrata ed uno stile di vita sano”.

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