L’inferno dei vitelli negli allevamenti del formaggio Babybel. Il video di Animal Equality

Animal Equality ha diffuso anche in Italia le immagini girate sotto copertura da un investigatore nella Summit Calf Ranch (Nebraska), una struttura che ospita 11.000 vitelli di proprietà di Tuls Dairy, fornitore del gruppo Bel in America, produttore di Babybel e Leerdammer, per citare due prodotti venduti anche in Italia. A seguito del rilascio di questa inchiesta negli Stati Uniti, Animal Equality ha lanciato un appello e una petizione rivolta a Bel Brands, produttore di Babybel e del formaggio Laughing Cows – due dei prodotti più famosi e diffusi a livello internazionale dell’industria lattiero-casearia mondiale – per agire subito e migliorare le condizioni di questi animali.

Quello che le immagini hanno documentato è il trattamento brutale che viene riservato ai vitelli. (continua dopo il video)

Il video, girato sotto copertura, rivela l’agonia di decine di vitelli, la cui età va da uno a 150 giorni, abbandonati al freddo mentre le temperature scendevano a – 20° durante la notte. L’esposizione ripetuta a temperature estreme ha causato congelamento agli arti e la separazione dello zoccolo dalle zampe di diversi vitelli, e in alcuni casi addirittura la morte per congelamento degli animali. “Questa inchiesta sul Summit Calf Ranch ha rivelato una scioccante mancanza di cure e assistenza fornite ai vitelli. Abbiamo documentato neonati ammalati circondati dai loro compagni già morti in una zona chiamata “ospedale”, dove sono stati lasciati soffrire per giorni e in molti casi alla fine sono morti” dichiara Matteo Cupi, Direttore Esecutivo di Animal Equality Italia.

Altri atti di crudeltà documentati da Animal Equality includono:

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  • Lavoratori che spingono, prendono a pugni e colpiscono le zampe dei vitellini con bastoni, mentre il cane del manager viene aizzato contro di loro e morde la parte posteriore delle zampe;
  • Decornazione dolorosa praticata con ferri roventi;

  • Vitelli morti a causa delle ferite non curate, diarrea e per la polmonite, dopo essere stati lasciati fuori al freddo a temperature gelide;

  • Mucche e vitelli malati, lasciati in mezzo ad altri cadaveri senza alcuna assistenza veterinaria;

  • Trattamenti veterinari per ernie e castrazione senza alcuna anestesia;