C’è chi proprio non può fare a meno di avere labbra morbide e lucenti e per questo si spalma, anche più volte al giorno, generosi strati di burro cacao, alternando le diverse formulazioni presenti in commercio: all’olio di argan, arricchite con i brillantini e coloranti come un rossetto. E chi, più semplicemente, lo usa per evitare i danni da freddo. Gli stick emollienti sono un must have di una stagione in cui i repentini cambi di temperatura mettono a dura prova le labbra. Simili in apparenza, ma molto diversi per la loro composizione come rileva il test appena pubblicato da 60 millons de consommateurs su 22 prodotti venduti proprio per la protezione delle labbra.
Labbra secche o screpolate, che fare?
Questi emollienti vengono utilizzati indistintamente per curare le labbra secche e quelle screpolate: un comportamento corretto anche se i due aggettivi indicano alterazioni diverse. Le labbra secche, in genere, sono semplicemente fastidiose o possono provocare prurito ma bevendo un po’ in più e applicando una buona dose di burro cacao, il problema si risolve. Nel caso delle labbra screpolate, che possono anche essere una conseguenza di un errato trattamento di quelle secche, le sensazioni cambiano molto: si avverte un forte bruciore nei lati e nel contorno si vedono arrossate, gonfie e, in alcuni casi, perfino sanguinanti. L’indebolimento e la secchezza delle labbra sono un fenomeno trasversale che non fa differenza di sesso, né di età .
Diversi i fattori che possono causarlo, a partire dalle condizioni atmosferiche e dai loro repentini cambiamenti. Ma non è da sottovalutare, anche, una carenza vitaminica o di calcio legata a cattive abitudini alimentari o semplicemente a particolari momenti della vita, come la gravidanza e la menopausa. Poi ci sono le allergie dovute al contatto con alcuni ingredienti presenti nei rossetti. Infine, le cause legate alla salute. Febbre, raffreddore e influenza, ad esempio, comportano una generale disidratazione e labbra che possono irritarsi anche come conseguenza del continuo soffiarsi il naso. Come spesso accade il primo rimedio parte dalla tavola: una dieta ricca ed equilibrata con un giusto apporto di vitamine provenienti da frutta e verdura aiuta a evitare le antiestetiche labbra secche. Bere almeno due litri di acqua al giorno è un ottimo alleato per labbra a prova di bacio.
I lati oscuri del burro cacao
Infine, nella lista degli antidoti non può mancare un buon balsamo per le labbra: in commercio ce ne sono di diversi tipi molto differenti quanto agli ingredienti utilizzati. Per aiutarci a scegliere i prodotti più efficaci e sicuri, la rivista dei consumatori francesi “60 millions” ha testato 22 balsami per le labbra scelti tra quelli venduti in para-farmacie (Bioderma, Neutrogena …), marchi di distributori (Cien, Carrefour …) e fi larga distribuzione (L’Occitane, Yves Rocher. Nel paniere sono finiti anche cosmetici biologici.
In laboratorio sono state miusurate l’efficacia di idratazione e la loro sicurezza della composizione particolarmente importante, dato che vengono applicati più volte al giorno, non vengono sciacquati.
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In generale, la loro formulazione si basa sull’associazione di umettanti, in grado di attrarre e trattenere acqua (glicerina, urea, zuccheri …), agenti filmogeni o occlusivi, che impediscono la fuoriuscita di acqua (oli minerali, cere vegetali, siliconi …) e agenti emollienti che scivolano dentro piccole crepe e rafforzano il “cemento lipidico” della pelle (oli vegetali, grassi animali …).
Le creme hanno inoltre come ingrediente principale l’acqua, generalmente assente dai rossetti. Se la maggior parte delle sostanze utilizzate sono prive di rischi, sono stati studiati e penalizzati gli ingredienti sospetti di essere interferenti endocrini, vale a dire di influenzare l’attività dei nostri ormoni.
Altre sostanze che hanno attirato l’attenzione di 60 millions sono i derivati ​​di oli minerali. Sono facilmente identificabili guardando la composizione, spiegano i francesi, basta identificare nomi come “petrolatum”, “cera microcristallina”, “paraffin”, “paraffinum liquidum”, “ozoke-rite”. Si tratta di derivati ​​del petrolio che sono criticati dal punto di vista ambientale e temuti per i loro possibili effetti sulla salute. Poiché questi oli non penetrano nella pelle, sono particolarmente preoccupanti nella cura delle labbra, perché esiste il rischio di ingestione.
La classifica del test
Vediamo i risultati ottenuti dalla rivista francese sui 22 concorrenti del test.