I quattro attivisti arrestati in Brasile con l’accusa di aver appiccato dei roghi in Amazzonia, invece di aiutare le autorità a spegnerli, sono stati rilasciati. Ad anticiparlo informalmente è stato il giornale O Impacto, che ha sede proprio a Santarem, città dal cui tribunale è partito il mandato d’arresto. La notizia dei fermi è in breve diventata di dominio internazionale perché, come ha raccontato il Salvagente, le ipotesi di reato su cui era fondata l’operazione sono sembrate da subito del tutto inconsistenti, avvalorando la matrice politica degli arresti e spingendo persino la Procura federal a esporsi contro la polizia civil di Santarem.
Le ragioni
Scrive o Impacto lo stesso giorno: “Le informazioni di prima mano ottenute da The Impact sono che i 4 prigionieri dell’Operazione Fire di Sairé dovrebbero lasciare il centro di smistamento Cucurunã entro giovedì (28). La decisione è presa dal giudice Alexandre Rizzi”. Secondo quanto riassume il sito del giornale, il magistrato avrebbe deciso la scarcerazione preventiva di Daniel Gutierrez Govino, João Victor Pereira Romano, Gustavo de Almeida Fernandes e Marcelo Aron Cwernenon, non rilevando rischi di fuga, reiterazione del reato e inquinamento prove.