Mi sento giù di tono, un po’ di zinco mi aiuterà?

Continuiamo la nostra carrellata di oligoelementi che, nonostante siano contenuti in piccole dosi nel nostro organismo, hanno un grande significato per la nostra salute. E non solo quella fisica, come dimostra lo zinco.

Lo zinco? Non credo che mi serva a molto per cui sono poco attento se nella dieta è presente

FALSO Lo zinco è un oligoelemento davvero poco conosciuto eppure molto importante per il mantenimento del nostro stato di salute. È definibile come “l’umile aiutante o commis” di molti enzimi “chef” che funzionano meglio per produrre vari ormoni come quello della crescita, gli ormoni sessuali e la stessa insulina per la regolazione dei livelli di zucchero. Alcuni studi indicano che lo zinco sia necessario per produrre più spermatozoi come numero assoluto e di migliore vitalità, ambedue queste criticità in questi ultimi anni possono rappresentare un impedimento alla procreazione. Ricordiamo ai lettori di sesso maschile, che si perdono ben 5 mg di zinco delle nostre riserve per ogni eiaculazione e questo determina anche una minore produzione di testosterone con le inevitabile ricadute sul desiderio e perfino sulla depressione. La presenza dello zinco specialmente nelle prime fasi della vita assicura una crescita armonica del bambino e permette di affinare il suo controllo metabolico e, non ultimo, il controllo del peso corporeo. In generale, il nostro corpo contiene da 1,4 a 2,5 grammi che sono per la maggior parte trasportati nei globuli rossi e in quelli bianchi mentre la rimanente quota è presente nei muscoli, nel fegato e nel cervello. Una piccola parte è nel circolo sanguigno dove lo zinco viene ritrovato sotto forma di aggregati con diverse proteine e anche con degli amminoacidi liberi per permettere il trasferimento in vari organi.

Uso degli integratori a base anche di zinco anche perché è un antiossidante e inoltre mi aiuta per la cura della gastroenterite

VERO Ricordiamo che possiamo avere zinco per più strade e modalità fra cui quella per via orale che può essere sia alimentare che per mezzo di integratori. Vari studi confermano che introdurre zinco aiuta a contrastare i sintomi della gastroenterite infettiva e questo perché lo zinco è un antimicrobico naturale. Questa capacità si esprime sia dove è assorbito nell’intestino sia perché è rilasciato a partire dai globuli bianchi e dai granulociti che lo possono secernere dal loro interno dove è conservato normalmente in buone quantità. Lo zinco è spesso presente in molti integratori multivitaminici sotto forma di ossido o di gluconato di zinco e viene sempre abbinato ad altri oligoelementi che permettono di fare una buona “squadra” nel recuperare delle deficienze di alcuni importanti sali minerali necessari al nostro metabolismo. È anche un naturale antiossidante: ricordiamo che spesso troviamo dei metalli “zincati” proprio per resistere alle intemperie e se riportiamo alla mente che le vecchie pile di voltiana memoria di una volta erano fatte da dischi di zinco e carbone alternati comprendiamo meglio il ruolo dello zinco nelle ossidazioni. Quello che differenzia lo zinco da altri composti antiossidanti è la sua azione non attiva dato che agisce letteralmente come una spugna naturale che “assorbe” in maniera passiva i radicali liberi che si formano nel nostro organismo.

Mi sento giù di tono, forse lo zinco mi potrebbe aiutare con la dieta anziché con degli integratori

VERO Anche in questo caso vari studi ci dicono che la mancanza dello zinco sembra collegato a forme di depressione e in particolare al disturbo depressivo maggiore che comporta umore negativo, tristezza e un pessimismo spesso innaturale verso se stessi. Questo disturbo colpisce maggiormente le donne rispetto agli uomini ed è considerato il disturbo psicologico più diffuso a livello mondiale tanto che nel 2020 rappresenterà la seconda patologia da contrastare per la sua frequenza. La carenza di zinco può dipendere da un suo cattivo assorbimento alimentare che si accentua con l’avanzare dell’età, con l’abuso di alcool o un eccesso di alimenti ipoproteici. L’uso stesso di diuretici o di antidepressivi della famiglia degli IMAO (Inibitori delle monoamino ossidasi), che comprendono fra i composti naturali anche la curcumina, i derivati del Ginko Biloba o della berberina, può creare problemi di assorbimento dello zinco. Una dieta equilibrata fornisce abbastanza zinco inserendo alimenti come la carne rossa o in alternativa fagioli, pane integrale etc. Altri alimenti ricchi di zinco sono i funghi, il cacao, le noci e il tuorlo d’uovo. I cereali tuttavia contengono fitati e fibre che riducono l’assorbimento di zinco mentre tutto ciò che fermenta degrada i fitati e riduce il rischio di carenza di zinco.

Non so quanto zinco serva al mio corpo, ma credo che ne abbia poco perché più capelli del solito

VERO Avere poco zinco comporta perdere più capelli, avere delle forme di diarrea e stranamente una minore capacità di apprezzare i sapori dei cibi. Le quantità di zinco necessarie nel caso degli adulti sono circa 12 mg negli uomini e 9 mg per le donne, mentre per chi è in dolce attesa ne servono 11 mg al giorno sempre perchè occorre supplire alle necessità del piccolo. Tali quantità di zinco si possono ottenere mangiando un etto di fegato di manzo mentre di fegato di suino ne servono il doppio di grammi, oppure bastano 100 grammi di cereali per colazione, fortunatamente si può anche supplire “immolandosi” con una barretta di cioccolato fondente oppure basterebbero appena 10 grammi di ostriche. Quest’ultimo dato di disponibilità dello zinco potrebbe collegarsi agli effetti “afrodisaici” veri o presunti delle ostriche che ricaricherebbero l’organismo rapidamente di zinco per poi permettere di avere performance più narrabili. Sulla tavola lo zinco è presente anche attraverso i semi ad esempio di girasole, di papavero o di sesamo e quindi ben vengano le insalate arricchite con questi semi che forniscono vitamine, grassi utili e anche zinco. L’integrazione è necessaria solo se la carenza dipende da un malassorbimento oppure dall’adozione di diete sbilanciate.

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Lo zinco è assorbito senza alcun problema e non interferisce con altri componenti

FALSO In realtà, il rame e lo zinco non sono mai andati granché d’accordo a partire dal 250 a.c. con le Batterie di Baghdad ritrovate in Oriente sino al genio di Volta che riuscì a intrappolare i “fulmini” nella batteria che oggi ci permette di cambiare canale televisivo quando non sopportiamo più il programma. Tornando allo zinco, purtroppo il troppo rame ne riduce il suo assorbimento intestinale e non permette una buona sintesi proteica. Inoltre, alcune forme di scoliosi, cifosi etc. dipendono anche dallo squilibrio tra zinco e rame introdotti con la dieta o con integratori che producono del collagene meno forte e quindi dei legamenti meno forti con le conseguenze di cui sopra. In genere, pur non essendo tossico, lo zinco tende a fare la parte del leone impedendo un efficiente assorbimento degli altri oligominerali nel nostro organismo, se poi è presente in alte dosi riduce l’assorbimento anche del selenio che protegge la prostata e quello della vitamina A richiedendo un’integrazione . Infine, se è troppo, anziché stimolare le nostre difese immunitarie le distrae dal loro lavoro rendendoci di fatto più indifesi alle infezioni.

Lo zinco serva a poco altro per cui mi basta integrare o seguire uno stile sano ed equilibrato

FALSO Lo zinco è davvero pieno di sorprese, oltre ad aiutarci a combattere raffreddore, infezioni, forme di rinite etc., presenta molte proprietà interessanti specie se usato in maniera topica perchè: pomate, spray o anche unguenti sono utili come antivirali, filtri solari a base di questo minerale bloccano i raggi ultravioletti sia UVA che UVB; le “bende traspiranti all’ossido di zinco” che usano molti atleti per prevenire danni ai tessuti durante gli allenamenti e forme lievi di infezione. Lo zinco è anche utile come rimedio al prurito o nelle polveri per i bambini evitando così il talco che in questo momento è oggetto di studio per la sua potenziale cancerogenicità. L’ossido di zinco è spesso usato in alternativa al talco per trattare delle forme di dermatiti, prurito, eczemi, dermatiti da pannolino o delle particolari forme di acne. Lo zinco si ritrova talvolta anche nei deodoranti o nei colluttori o nei dentifrici per ridurre le sgradevoli e asociali forme di alitosi.