Deforestazione, per tutelare l’Amazzonia H&M rinuncia alle pelli brasiliane

Il colosso della moda H&M ha annunciato che sospenderà immediatamente l’acquisto di pelletteria dal Brasile finché non sarà chiaro che la produzione non contribuisce alla deforestazione dell’Amazzonia. La società svedese, che è il secondo rivenditore di moda al mondo dopo la spagnola Inditex, ha reso nota la sua decisione proprio il giorno in cui il governo del controverso Jair Bolsonaro ha lanciato una campagna pubblicitaria dentro e fuori i suoi confini per riaffermare la sovranità brasiliana in quella regione.

H&M, proprietario di marchi come Other Things o Cos, ha spiegato in una nota che la sospensione sarà in vigore “fino a quando non ci saranno sistemi di controllo credibili che dimostreranno che la pelle non contribuisce al danno ambientale in Amazzonia”. H&M si unisce alla ditta VFcorp, proprietaria di Timberland, Vans e The North Face, che la scorsa settimana avevano fatto un annuncio simile.

La decisione del gigante svedese ha scarso impatto economico, ma ha conseguenze più importanti in termini di reputazione e politica. Le esportazioni brasiliane di pelletteria sono state pari a 1.300 milioni di euro (1.440 milioni di dollari) nel 2018, dirette principalmente verso Stati Uniti, Cina e Italia, secondo il Centro per l’industria conciaria brasiliana.