Parte dalla Spagna l’allarme internazionale sulla più grande epidemia di listeriosi che si ricordi: fin’ora nella penisola iberica ci sono stati un morto e 150 casi confermati, mentre il ministero della Salute spagnolo sta verificando altri 523 casi sospetti. Alla radice delle infezioni ci sarebbe una carne di maiale commercializzata in Andalusia, dove è stata registrata la maggior parte di episodi confermati. Il prodotto sarebbe contaminato dal batterio Listeria monocytogenes. Ma i 50 casi accertati anche al Nord del paese, in Catalogna, la regione di Barcellona, invitano alla prudenza prima di trarre conclusioni. Il ministero della Salute ha allertato l’Unione europea e l’Organizzazione mondiale della sanità sui rischi dell’epidemia. Nel frattempo di ulteriori notizie, l’invito è quello di non consumare carne di maiale proveniente dalla Spagna, con alcune eccezioni, come spiega l’Efsa: “La cottura a temperature superiori a 65 °C uccide i batteri. Tuttavia il batterio Listeria può essere presente in diversi alimenti pronti e, a differenza di molti altri batteri di origine alimentare, tollera gli ambienti salati e le basse temperature (tra +2 °C e 4 °C)”. La listeriosi può colpire in vari modi: dalla gastroenterite acuta febbrile più tipica delle tossinfezioni alimentari, che si manifesta nel giro di poche ore dall’ingestione, a quella invasiva o sistemica.
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Epidemia di listeriosi in Spagna, identificati il focolaio e l’azienda responsabile