Un anno in attesa del rimborso di Tiscali. Però quando dobbiamo pagare noi…

TISCALI

Caro Salvagente, il 15 dicembre 2018 ho cessato il mio abbonamento per la linea fissa con Tiscali.  A seguito di ciò, Tiscali mi invia l’ultima bolletta di fine contratto per un importo a mio favore di euro – 19,43. Siamo a metà luglio 2019 e nonostante numerose chiamate al servizio clienti mi dicono che c’è da attendere perché non sono ancora terminate le verifiche contabili e note di credito hanno un periodo di emissione molto lento.
Senza dubbio è un metodo che mira a sfiancare l’utente affinché rinunci al credito, ma io non ho intenzione di dargliela vinta.
Vi chiedo: entro quanto tempo sono tenuti a effettuare il rimborso? Dal momento mi pare di aver capito che non lo effettuano spontaneamente, quali solo le armi che posso usare? Basta  una raccomandata di reclamo oppure dovrò fare anche un esposto all’AGCOM? E ho diritto anche a qualche forma di risarcimento?
Marco D’Angelo

Caro Marco, sentiamo cosa ci risponde Valentina Masciari, responsabile utenze di Konsumer Italia e grande esperta di questi temi.

Tiscali non è nuova a queste lungaggini nei rimborsi… La regola generale alla quale si rifanno tutti i fornitori, stabilita nelle condizioni contrattuali di ciascuno, è che il rimborso debba essere effettuato entro 90 giorni da quando viene riconosciuto; nella pratica i gestori  si allungano nei tempi e bisogna sempre sollecitare tali rimborsi.

Come giustamente scrive il nostro lettore, molte volte, soprattutto su importi più ridotti, il cliente magari tende a non sollecitare il rimborso. Di certo, anche se minimo, il dovuto va rimborsato: se il fornitore deve incassare anche un euro, stiamo certi che anche dopo diverso tempo, solleciterà questo pagamento e sicuramente calcolerà gli interessi di mora su questo ritardo. Partendo allora da tale principio, perché non esigere quanto ci spetta anche se di importo ridotto?

Per il caso concreto, la risposta data al signor D’Angelo, che bisogna attendere perché non sono terminate le verifiche contabili, mi sembra data solo per prendere tempo e perché l’operatore non sapeva come giustificare il ritardo: in un contratto di telefonia fissa, sono ben poche le verifiche da fare una volta chiusa la linea.

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Consiglio quindi, di inviare un formale reclamo a Tiscali, intimando il rimborso di quanto gli spetta; fatto ciò e non ottenendo riscontri concreti dal gestore, si può sempre avviare una conciliazione paritetica, e chiedere anche un minimo di indennizzo per il ritardo nel rimborso.