Le spacciavano come lenticchie di Altamura, ma arrivavano da Cina ed Egitto

Legumi, lenticchie e cereali spacciati per italiani ma che in realtà provenivano dalla Cina e dall’Egitto. E a essere “taroccate” anche le rinomate lenticchie di Altamura.

Una complessa frode alimentare quella scoperta, nei giorni scorsi, dalla Guardia di Finanza di Torino. Oltre 20 le tonnellate di alimenti sequestrate; 24, finora, le persone denunciate.

I Baschi Verdi del Gruppo Pronto Impiego Torino, coordinati dalla Procura della Repubblica di Torino, Pool Tutela del Consumatore, hanno smantellato l’intera organizzazione criminale che importava dall’estero i prodotti destinati al mercato nazionale, prodotti che, una volta giunti in Italia, venivano confezionati con imballi riportanti segni e “claims” mendaci con riferimento ad Altamura dove i Finanzieri della locale Compagnia hanno sequestrato 3 tonnellate di alimenti ed un ingente quantitativo di materiale destinato ad ulteriore confezionamento.

Canada, Cina, Argentina e Egitto, questi i luoghi di provenienza delle lenticchie, dei ceci, dei fagioli e anche delle arachidi che, senza alcun processo industriale di trasformazione “sostanziale”, venivano poi immessi in commercio con l’indicazione di prodotto italiano e con in più il simbolo del tricolore sugli imballi.

Otre 40.000 le confezioni pre-imballate pronte per l’immissione in commercio sulle quali sono stati apposti i sigilli, in previsione di ulteriori 150.000 unità da confezionarsi per una frode commerciale che, qualora non individuata, avrebbe potuto fruttare oltre un milione di euro.

Non conosci il Salvagente? Scarica GRATIS il numero con l'inchiesta sull'olio extravergine cliccando sul pulsante qui in basso e scopri cosa significa avere accesso a un’informazione davvero libera e indipendente

Sì! Voglio scaricare gratis il numero di giugno 2023

Non solo. L’indicazione “Altamura” sugli imballi ha anche violato  la tutela specifica per i prodotti disciplinati dall’Indicazione Geografica Tipica che prevede una specifica e rigorosa coltivazione sul territorio pugliese secondo appositi disciplinari.

I Finanzieri, dopo aver interrotto la produzione illegale ad Altamura (BA) ed in due depositi di Rozzano nel milanese, riconducibili a due commercianti del Marocco, sono andati alla ricerca dei prodotti immessi in commercio. E hanno eseguito una quindicina di perquisizioni a Torino nei quartieri di Porta Palazzo, Barriera Milano e San Salvario dove sono stati sequestrati oltre una tonnellata tra farine e legumi di provenienza estera ma spacciata per “Made in Italy”.