Modem libero o recesso gratuito? I gestori resistono…

Caro Salvagente, ho un contratto TIM Smart fibra che prevedere il pagamento rateale del Modem (5 eruro per 48 mesi) stipulato a settembre.
In seguito alla nota delibera di AGCOM 348/18/CONS, nella fattura ricevuta a novembre 2018, mi è stato comunicato che, in ottemperanza della delibera eccetera, posso usufruire di un modem diverso da quello TIM. Chiedo conferma al 187 che mi invita pertanto a restituire il modem e a comunicare l’avvenuta restituzione via PEC con tanto di richiesta di modifica del contratto. Il 26 novembre spedisco il modem e comunico immediatamente l’avvenuta spedizione. Nel frattempo compro un nuovo terminale e dalla Telecom mi arriva la conferma che il modem è arrivato felicemente a destinazione. Peccato che gli addebiti non si fermano.

Ben due operatrici mi assicurano sul fatto che la procedura è andata regolarmente in porto e che si trattava soltanto di aspettare i tempi dell’amministrazione.
A inizio gennaio ricevo invece una lettera di TIM che mi invita a contattare il 187 per “comunicazioni”. L’operatrice del 187, smentendo tutto quanto mi era stato comunicato sia per scritto che a voce, afferma che non ho alcun diritto di recedere dal noleggio del modem e che posso solo fare richiesta della sua restituzione oppure recedere dal contratto pagando una penale assai salata. Ho scritto nuovamente tornando a chiedere il rispetto del mio diritto ad utilizzare un modem di proprietà e alla conseguente eliminazione del canone del Modem TIM o, in alternativa,  che mi venga applicato il comma b) dell’Art. 5 (Disposizioni Transitorie) della Delibera AGCom laddove dice che in alternativa può essere concesso all’utente di “recedere dal contratto senza oneri diversi dalla mera restituzione del terminale”.

La risposta è stata, testualmente, che “la variazione offerta è avvenuta il 21/09/18, mentre la delibera AGCom n.348/18/CONS è entrata in vigore il 1 DICEMBRE 2018. Pertanto non possiamo accogliere il tuo reclamo”. Voi che ne pensate?

Aldo Bassoni

 

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Caro Aldo, quella del modem è una vicenda grottesca, sulla quale in particolar modo Tim, sta facendo arrabbiare non pochi utenti. Vedaimo cosa ci risponde Valentina Masciari, responsabile utenze di Konsumer Italia.

Sappiamo che i gestori, sono dotati di una esagerata creatività quando vogliono complicare la vita dei loro clienti che cercano di veder applicate le nuove regole e di sicuro si attaccheranno a qualunque pretesto… Tim, giustamente, comunica al suo cliente l’entrata in vigore della Delibera AGCOM, che consente l’uso di un modem di proprietà dal primo dicembre 2018.

Infatti, le  nuove direttive sul modem libero, prevedono per i clienti che hanno attiva un’offerta con terminale, delle alternative:  una variazione dell’offerta commerciale che preveda l’uso del terminale a titolo gratuito o l’uso del modem di proprietà senza costi aggiuntivi o, ancora, il recesso dal contratto senza oneri aggiuntivi, se non la restituzione del terminale, con costo a carico del cliente. Non è previsto però il rimborso delle rate già pagate.

Se poi il terminale fosse stato dato gratuitamente, perché l’offerta a suo tempo sottoscritta prevedeva ciò,  non va restituito ma resta al cliente che deve poterlo sbloccare e utilizzarlo anche con altri operatori. In teoria, avendo il sig. Aldo restituito il modem, non dovrebbe quindi più avere in fattura le relative rate.

Dato chele nuove regole previste dalla Delibera AGCOM,sono entrate in vigore il primo Dicembre 2018 e il lettore ha restituito il modem il 26 Novembre, TIM sta sfruttando ciò per rigettare la richiesta del cliente. Dubito allora che verrà incontro al suo cliente che può solo tentare di procedere con la conciliazione, scegliendo quella paritetica, per avere tempi più brevi, ma permane il mio dubbio sulla disponibilità di TIM di fare uno strappo alla regola. Anche sul recesso Tim potrebbe sempre applicare le vecchie regole …

In genere, comunque, nonostante le nuove regole sul modem, mi aspetto una serie di ostacoli per i consumatori, perché i gestori cercheranno di trovare qualunque appiglio per evitare di eliminare completamente questi costi, come sarà anche molto probabile, che cercheranno di spostare i costi che prima applicavano per il modem, su altre voci. Stare, allora, sempre molto attenti alle offerte che ci vengono proposte, perché su questo terreno, cioè le offerte commerciali in senso stretto, non si può fare molto se non scegliere quella più trasparente e adeguata alle nostre esigenze.