MasterCard potrebbe trovarsi costretta a dover risarcire 300 sterline a tutti gli adulti del regno Unito perché per 16 anni – tra il 1992 e il 2008 – ha imposto tariffe eccessive per le transazioni con le carte, danneggiando i consumatori. La Corte d’appello britannica ha, infatti, ammesso la class action intrapresa dall’ex difensore civico Walter Merricks ribaltando il giudizio di primo grado che, invece, l’aveva bocciata.
“Sono molto soddisfatto della decisione di oggi”, ha detto Merricks. “Sono passati quasi 12 anni da quando a Mastercard è stato detto chiaramente che aveva infranto la legge imponendo tariffe eccessive per le transazioni con le carte, danneggiando i consumatori per un periodo prolungato”.
Mastercard ha già fatto sapere di presentare ricorso e di avvalersi finanche della Corte Suprema, se necessario.
Il tribunale aveva originariamente respinto la richiesta di Merricks in parte perché non riusciva a trovare prove chiare su come le commissioni della Mastercard fossero state trasferite ai consumatori – o assorbite dai rivenditori – e su come calcolare le singole perdite. Ma la corte d’appello ha ritenuto che non fosse una ragione sufficiente per rifiutare la certificazione per un’azione legale.
In totale, secondo Merricks potrebbero essere 46 milioni i cittadini britannici da rimborsare SI tratta della prima class action svolta ai sensi della legge sui diritti dei consumatori a recuperare le perdite da violazioni del diritto della concorrenza. Gli avvocati che agivano per Merricks hanno salutato la sentenza come un giudizio storico. Boris Bronfentrinker di Quinn Emanuel Urquhart e Sullivan ha dichiarato: “Il giudizio della corte d’appello segna un giorno significativo per l’azione collettiva in questo paese, dopo una serie di false partenze davanti al Tribunale per la competizione.”
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