Scusarsi non basta: un menù che non indica i cibi congelati è una frode alimentare

La Corte di Cassazione, lo scorso 29 marzo, ha chiarito che se un ristorante ha un menù in cui gli ingredienti surgelati o congelati non sono chiaramente indicati, si rischia la condanna per frode alimentare. La suprema corte, infatti, ha confermato la condanna di due ristoratori alla pena di mesi 2 di reclusione ed euro 80 di multa ciascuno perché non avevano comunicato ai clienti la presenza di pesce decongelato/surgelato, lasciando intendere che di pesce fresco si trattasse.

La carta dell’ambiguità

Secondo la Cassazione, “Tale comportamento dimostra univocamente la volontà dell’esercente di consegnare ai clienti una cosa diversa da quella pattuita”. E questo nonostante i due ristoratori beccati a fare i furbi avessero tentato di evitare la condanna sostenendo che nel menù non c’era scritto che il pesce era fresco e che nel locale c’era effettivamente del pesce fresco.