I braccialetti che utilizziamo per tenere sotto controllo gli effetti dell’attività sportiva spesso mentono. E’ quanto rileva un’indagine pubblicata sul British Journal of Sport Medicine condotta nel Regno Unito dall’università di Leeds. I ricercatori hanno così scoperto che, presi in gruppo, i dispositivi tendevano a sottostimare leggermente il dispendio energetico. Inoltre, i dispositivi tendevano a essere più precisi nel misurare il dispendio energetico quando monitoravano anche frequenza cardiaca o calore corporeo.
Lo studio è stato portato a termine esaminando i dati provenienti da 60 studi precedentemente pubblicati che testavano l’accuratezza delle misurazioni del dispendio energetico di 40 diversi dispositivi da indossare al braccio o al polso. Tutti gli studi avevano analizzato il dispendio energetico in diversi modi e con differenti tipi di attività . I ricercatori, inoltre, hanno confrontato i dati dei fitness tracker con metodi di monitoraggio del dispendio energetico usati nella ricerca clinica.
Su un aspetto questi braccialetti non hanno mentito, ovvero quando sono stati messi alla prova con movimenti meno vigorosi, come camminare, salire le scale o svolgere lavori domestici.
Anche testati sul “campo” i fitness tracker non sono stati premiati a voti pieni. Qualche mese fa il programma televisivo austriaco Kassensturz ne ha messi alla prova 10 molti dei quali sono “caduti” proprio nella precisione della misurazione.