Arrivano finalmente le sanzioni nei confronti di tre dei maggiori operatori che tra il 2017 e il 2018 avevano messo in atto la strategia delle bollette a 28 giorni. Tim, Vodafone e Fastweb sono stati multati dall’Autorità garante per le comunicazioni – per un ammontare complessivo di 1 milione e 682mila euro, ripartiti così: 696mila euro per Tim, 580mila per Vodafone e 406mila per Fastweb. Per lo stesso motivo erano già state sanzionate in passato, insieme a Wind Tre.
Mancato rispetto della delibera
“Il mancato rispetto degli obblighi previsti in materia di rinnovo e fatturazione delle offerte di telefonia fissa su base mensile o suoi multipli, – scrive l’Agcom – ha leso il diritto della generalità degli utenti di disporre di informazioni complete e trasparenti al fine di confrontare le diverse offerte presenti sul mercato e operare scelte contrattuali consapevoli”. Fatturare le bollette a 28 giorni invece che su base mensile, infatti, aveva comportato un rincaro effettivo dell’8,6% su base annua, per lo stesso tipo di servizi. Quello che ha spinto l’Autorità a multare le tre società è il ritardo di diversi mesi nell’adeguarsi alla scadenza del 23 giugno 2017, imposta dalla delibera n. 121/17/CONS.
I rimborsi
Gli operatori, invece, si sono adeguati solo tra marzo e aprile del 2018. Le multe appena comminate riguardano i contratti di telefonia fissa, e quelli di telefonia fissa e mobile integrate, per cui l’autorità ha stabilito che entro la fine dell’anno le compagnie dovranno restituire i giorni erosi dalle bollette ai loro clienti.