Abbonati furiosi per la partenza di Dazn, la piattaforma digitale che ha ottenuto (e poi affittato in parte a Sky e Premium) i diritti della seria A di Calcio. Se non bastasse l’effetto spezzatino che sta mandando in tilt tifosi e spingendo i consumatori a chiedere l’intervento dell’Antitrust, dal punto di vista tecnico, la partita di esordio trasmessa da Dazn, è stata un disastro. Lo streaming di Lazio-Napoli, giocata sabato sera, è stato costellato, per diversi spettatori paganti, da interruzioni, rallentamenti, qualità delle immagini insufficiente, e differite dell’azione visualizzata rispetto al tempo reale. Sono stati in tanti i tifosi arrabbiati ad aver sfogato la frustrazione sui social: “Che schifo”, “Assolutamente inaccettabile!” è il tenore dei commenti apparsi su Twitter e Facebook.
Dazn nega problemi
Il direttore di Dazn, Marco Foroni, ha dichiarato al Corriere della sera: “I nostri tecnici non ci hanno segnalato particolari problemi, per noi gli accessi sono stati regolari e fluidi. Come prevedibile, abbiamo riscontrato un incremento delle registrazioni e degli accessi nelle ore e nei minuti precedenti al calcio d’inizio di Lazio-Napoli”. Difficile però credere che i tifosi di Lazio e Napoli si siano divertiti, durante la partita, a scrivere false accuse. L’abbonamento di 9,99 euro al mese rischia di essere disdetto da molti tifosi, se la piattaforma non rimedierà al più presto ai problemi tecnici. Questioni che si aggiungono alla già difficile situazione dello spezzatino del calcio in tv: Ad oggi, un tifoso non ha nessuna garanzia che scegliendo una solo tra le piattaforme Sky, Dazn e Mediaset premium, riesca a vedere tutte le partite della sua squadra del cuore in campionato. Anzi, peggio: non ha idea di quante e quali riuscirà a vedere. L’incubo continua.