Caeo Salvagente, il 13 ottobre 2017 ho sottoscritto un contratto di credito “Quinto Banco Posta” con BNL Finance SpA con rate mensili di 340 euro rinegoziando un precedente finanziamento personale che era stato sottoscritto con la Deutsche Bank SpA e che prevedeva un rimborso di 330 euro mensili.
Il 15 febbraio 2018 la BNL Finance mi ha chiesto 153 euro in quanto l’Ente non è stato in condizione di trattenere l’importo della quota mensile prevista dal mio contratto di cessione del quinto. Ho pagato.
Dai miei cedolini della pensione risulta regolarmente la trattenuta di euro 330 fino a febbraio 2018 da cui inizia la trattenuta di 340 euro e dunque avrei dovuto pagare solo 30 euro, (la differenza di 10 euro per i mesi di novembre e dicembre 2017 e gennaio 2018).
Il 20 marzo ho chiesto con R/R alla Deutsche Bank (per conoscenza all’Inps e alla BNL Finance) la restituzione di 123 euro pagati in più, ma non ho ricevuto alcuna risposta. Cosa posso fare?
Lettera firmata
Non conosci il Salvagente? Scarica GRATIS il numero con l'inchiesta sull'olio extravergine cliccando sul pulsante qui in basso e scopri cosa significa avere accesso a un’informazione davvero libera e indipendente
Cara lettrice, pur senza entrare in dettaglio nei conti che la riguardano, il fatto che alle sue legittime rimostranze nessuno abbia risposto è davvero grave. Come ci spiega Raffaella Grisafi, responsabile nazionale settore Credito di Konsumer Italia: “In casi come questo, in cui la banca viola l’obbligo a cui è tenuta di rispondere al cliente entro 30 giorni dal reclamo, può essere utile fare ricorso all’Arbitro Bancario Finanziario. È uno strumento facilmente accessibile ed economico attraverso il quale richiedere la restituzione delle somme e l’accertamento della scorrettezza tenuta dalla banca. Qui trova tutte le istruzioni. È necessario che il cliente abbia la prova di aver inviato il reclamo e di aver già anticipato nel reclamo stesso tutte le richieste per l’ABF”.