Il prosciutto cotto non è fondamentale nell’alimentazione pediatrica. La Lav plaude all’intervento – che lei stessa ha richiesto – dello Iap, l’Istituto di autodisciplina pubblicitaria, che ha fatto rimuovere dal sito di Rovagnati la pagina web che promuoveva la campagna “Crescere – Gran biscotto” in collaborazione con la Società Italiana di Pediatria che definiva il prosciutto “fondamentale nell’alimentazione dei bambini dalla prima infanzia all’adolescenza“, affermando fra l’altro che “i pediatri lo consigliano sin dallo svezzamento, a partire dagli 8 mesi”.
Spiega in una nota l’associazione animalista: “Lo Iap sulla base della nostra segnalazione, sostiene che definire “fondamentale” il prosciutto cotto è improprio, e ha deliberato di “invitare l’inserzionista a modificare il messaggio”. L’azienda ha quindi oscurato la pagina in questione, manifestando “l’impegno a tenere in debita considerazione i rilievi sollevati nel caso di iniziative di comunicazione future”.
Ancora una vittoria contro la disinformazione – aggiunge la Lav ricordando che “negli anni scorsi, infatti, l’Istituto aveva già censurato come ingannevole l’uso del termine “indispensabile”, contro Mellin e Consorzi di produttori di carni, e addirittura contro il Ministero delle Politiche agricole: tutti con l’intenzione di accreditare il messaggio che è impossibile vivere senza alimentarsi con proteine animali, contraddetto dalla vita di milioni di vegani e di intolleranti al lattosio in tutto il mondo e in tutte le epoche”.
In questo caso era stato usato il termine ‘fondamentale’, ma con l’aggravante del messaggio riferito a bambini e adolescenti!
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