La patria dei big dei fitofarmaci, di multinazionali come la Syngenta, potrebbe diventare il secondo paese al mondo, dopo lo Buthan, a imporre un bando totale ai pesticidi sintetici. Sia a quelli utilizzati nel suo territorio che a quelli che entrano attraverso alimenti importati.
Sembrerà un paradosso, ma è quanto potrebbe accadere in Svizzera, dopo che 100mila cittadini elvetici hanno firmato per un referendum su questi punti.
Potrebbero passare almeno tre anni prima che gli elettori si esprimano, ma se la Cancelleria federale desse il via libera al referendum – l’esame si svolgerà a Berna il 25 maggio – la Svizzera potrebbe innescare una reazione a catena in tutta Europa. E non solo.
Le norme si applicherebbero anche alle importazioni con impatti significativi sui paesi limitrofi, dato che la Svizzera importa quasi 500 kg di cibo pro capite, secondo i dati dell’Amministrazione federale delle dogane.
“Sono convinto che altri paesi possano seguirne l’esempio”, ha affermato il prof. Edward Mitchell dell’Università di Neuchâtel alla Bbc. Aggiungendo che: “La Svizzera con il suo sistema di democrazia diretta è in qualche modo diversa dagli altri paesi, il che rende forse più probabile un tale cambiamento a breve termine”.