Aflatossine nelle arachidi importate, l’Ue: “I controlli della Cina sono inadeguati”

Little boy eating peanuts at a table in a restaurant

I controlli sui livelli di aflatossine nelle arachidi provenienti dalla Cina potrebbero non essere adeguati. A dirlo è la direzione generale per la salute e la sicurezza alimentare dell’Ue che ha realizzato un audit sul sistema di controlli cinesi dopo numerosi alert alimentari relativi ai livelli di tossine presenti nella frutta secca importata dall’Oriente. Come riporta FoodNavigator, il team ha visitato i laboratori del Centro tecnico CIQ di Shandong e Jilin, cinque laboratori privati, quattro agricoltori e sette trasformatori ed esportatori. Non è il primo campanello d’allarme. Un audit dell’UE nel settembre dello scorso anno ha anche riscontrato carenze nel sistema statunitense per prevenire la contaminazione da aflatossina nei pistacchi che invia in Europa. Le notifiche in RASFF per la contaminazione da aflatossina nelle arachidi erano 49 nel primo trimestre del 2017, 49 nel 2016 e 90 nel 2015.

Limiti in Cina dieci volte maggiori

Diverse segnalazioni precedenti riguardavano l’assenza del certificato sanitario necessario. Nonostante ripetute richieste dal tema dell’audit rispetto all’assenza di certificati sanitari o della loro natura impropria o fraudolenta, non è arrivata nessuna informazione utile da parte dei controllori cinesi. Il regolamento (CE) della Commissione n. 1881/2006 fissa i limiti di micotossina per l’aflatossina B1 e la somma delle aflatossine (B1, B2, G1 e G2) per le arachidi (arachidi). Le norme nazionali della Cina stabilivano limiti per l’aflatossina B1 nelle arachidi e i loro prodotti per il consumo locale a 20 μg / kg, mentre l’Ue prevede un limite massimo dieci volte inferiore, 2 μg / kg. Il monitoraggio del rischio ha rilevato che nel 2016  il 2,4% dei campioni testati dopo il raccolto sono stati contaminati.

Gli impegni della Cina

Le autorità cinesi hanno dichiarato di non aver “risparmiato gli sforzi” nel perfezionare i controlli dell’aflatossina nelle arachidi per l’esportazione e che il sistema attuale era “abbastanza efficace” nella sua attuazione. “In primo luogo – hanno riferito i cinesi – i dipartimenti di sottosegnalazione delle autorità agricole e CIQ cinesi continueranno a rafforzare la comunicazione e la cooperazione per assicurare un collegamento senza interruzioni tra supervisione e gestione in ogni fase; in secondo luogo, stiamo lavorando in collaborazione con la direzione generale per il commercio dell’UE su un sistema di controlli pre-esportazione per le arachidi “.