In inverno sono fondamentali per godere del caldo di una tisana anche dopo qualche ora dalla sua preparazione. Stiamo parlando delle tazze termiche: la spesa, tranne che in pochi casi, non è contenuta e allora per essere sicuri di non buttare via i soldi in un prodotto che non mantiene le promesse, il mensile svizzero Bon a Savoir ha messo a confronto 12 contenitori, anche marchi noti come Starbuck, Nespresso, McDonald’s e Ikea. Non tutti sono stati promossi: alcune tazze, come quella Ikea, sono “cadute” sulla prova che ha misurato l’isolamento termico, altre, come quella di McDonald’s sono state bocciate per il contenuto di cadmio.
I 12 articoli (qui vi proponiamo i risultati dei prodotti in vendita anche in Italia) sono stati affidati al laboratorio SLG di Hartmannsdorf e sono stati valutati in base ai seguenti criteri.
1. Isolamento termico: 60%
Le tazze, non erano preriscaldate, sono state riempite con acqua calda (80° C). La temperatura del liquido è stata letta dopo due ore e quattro ore. (continua dopo l’immagine dei risultati della tazza Nespresso)
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2. Temperatura periferica: 15%
Gli esperti hanno misurato quanto il guscio esterno delle tazze per verificare se si stava riscaldando. (continua dopo l’immagine dei risultati della tazza Ikea)
3. Impermeabilità : 15%
Gli articoli sono stati testati quando erano nuovi e poi dopo il test di resistenza.
4. Manipolazione: 5%
In questa voce gli esperti hanno fatto rientrare la facilità di gestire la tazza e il suo contenuto.
5. Forza: 5%
Le tazze sono state riempite e lasciate cadere tre volte da un’altezza di 80 cm su un pavimento duro. Il laboratorio ha quindi osservato il danno o le possibili perdite causate da queste cadute. I tecnici hanno anche effettuato un test di resistenza aprendo e chiudendo ogni tazza 300 volte.
Sostanze problematiche
Gli esperti hanno rintracciato componenti indesiderati come idrocarburi policiclici aromatici, plastificanti e cadmio.