Ecco come le bambole spia ascoltavano i bambini fino a 9 metri di distanza

La Genesis Industries Limited dovrà migliorare le impostazioni di sicurezza dei suoi due giocattoli, la bambola Cayla e il robot I-Que, pre renderle compatibili con la legge francese sui dati personali. Ad imporre il cambio di rotta all’azienda, la  Commissione nazionale per l’informatica e le libertà che ha evidenziato nei due giocattoli un difetto di sicurezza. La questione era stata sollevata proprio un anno fa dal nostro giornale e rilanciata dal Beuc con la campagna #Toyfail.

Come funzionano

My friend Cayla e i-Que Intelligent Robot registrano la voce dei bambini e inviano i dati vocali ad un centro specializzato in riconoscimento vocale. Questi giocattoli si collegano via Bluetooth a un telefono cellulare attraverso una app, e da lì accedono a Internet per interagire con i bambini e rispondere alle loro domande.

La falla

Secondo il Cnil, una persona fino a 9 metri di distanza dai giocattoli può collegare un telefono cellulare ai giocattoli utilizzando lo standard di comunicazione Bluetooth senza doversi necessariamente autenticare. Queste persone sono, poi, in grado di ascoltare e registrare le parole scambiate tra il bambino e il giocattolo o qualsiasi conversazione che si svolge vicino a loro. Tutto questo – avverte la Commissione – avviene  all’oscuro dei consumatori che non sono informati sufficientemente dei rischi per la privacy. “Gli utenti non sono informati sull’elaborazione dei dati implementata dalla società. Inoltre, non vengono informati che l’azienda sta trasferendo contenuti di conversazione a un fornitore di servizi situato al di fuori dell’Unione Europea” aggiunge la Cnil che conclude: “La Genesis Industries Limited non è attualmente sanzionata ma ha due mesi per conformarsi alla legge francese sulla protezione dei dati personali”.