Vi è mai capitato di inserire un annuncio on line per la vendita di un oggetto e di essere contattati da acquirenti interessati che risiedono in Costa d’Avorio? Ecco, se vi è successo siete inceppati in quella che viene chiamata “la truffa nigeriana”. A mettere in guardia gli utenti è proprio un sito di vendita tra privati, Subito.it, che ha realizzato anche il video che vi mostriamo di seguito.
Il sistema è semplice e collaudato. La truffa è un banale tentativo, di natura fraudolenta, di ottenere denaro tramite lo sblocco di un finto bonifico. Come? Il truffatore va alla ricerca su internet di annunci di vendita regolari, cioè persone che realmente hanno messo in vendita oggetti di un certo valore. Una volta trovata la potenziale vittima, il truffatore passa alla fase successiva ovvero contatta il venditore mostrando un particolare interesse per il suo annuncio. L’intenzione è quella di portare a termine l’acquisto tramite bonifico. Naturalmente, all’interno della mail troverai descritta una situazione verosimile, che possa rendere ancora più convincente l’acquisto.
Dopo aver ottenuto la fiducia dell’acquirente, il truffatore spiega che effettuerà il pagamento tramite bonifico bancario dalla Costa d’Avorio. Aggiungerà che, purtroppo, per confermare la transazione è necessario pagare una tassa nazionale, pari a una percentuale sul valore del bonifico. A questo punto comincia a saltare fuori la truffa, ma a renderla ancora più evidente è il metodo di pagamento che viene chiesto per pagare questa tassa, ovvero un trasferimento di denaro verso un paese estero tipicamente tramite Western Union o MoneyGram. Con questi due metodi è impossibile risalire a chi ha riscosso i soldi. (continua dopo la foto)
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A questo punto il truffatore farà di tutto per convincere a pagare la tassa per sbloccare il bonifico compreso l’invio via email dei documenti in Pdf di un fantomatico funzionario della Costa d’Avorio che confermerà che è necessario pagare questa tassa. Inutile dirlo: è tutto falso.
Come difendersi
Ma un modo per non cadere nella rete di questi truffatori esiste e basta avere attenzione ai campanelli d’allarme. Eccoli
- Le email e gli Sms (con prefisso della Costa d’Avorio) ricevuti sono strani: i testi sono scritti in un italiano scadente e richiedono di essere contattati a un indirizzo alternativo rispetto a quello fornito da noi.
- Nella risposta all’annuncio non viene richiesta nessuna informazione aggiuntiva sull’oggetto che hai messo in vendita.
- Il metodo di pagamento richiesto per la fantomatica tassa è tramite servizi di pagamento come Western Union oppure MoneyGram. Ricorda che questi due metodi non permettono di risalire alla persona che ha incassato il denaro.