“Il latte è un alimento straordinario la cui composizione, in natura, varia profondamente in funzione della specie animale che lo produce. E’ il primo che viene assunto alla nascita perché contiene tutte le sostanze necessarie per la rapida crescita dell’organismo ed è quello che ci accompagna in ogni fase della vita grazie ai principi nutritivi di cui è ricco. Tuttavia, negli ultimi tempi i suoi benefici sono stati messi in discussione e la guida nasce con l’intento di difendere le sue qualità ”. Emiliano Feller è uno specialista in Scienza dell’alimentazione e dirigente della Centrale del latte di Vicenza: per il Salvagente ha tradotto a parole la sua passione per questo alimento. Così è nata la guida “Le qualità del latte” che i nostri abbonati hanno già ricevuto mentre tutti gli altri la possono richiedere gratuitamente a questo link.
Dottor Feller, come ci può sintetizzare i benefici di una tazza di latte vaccino?
Esistono vantaggi noti e altri meno. Tra i primi c’è la quantità di calcio, fosforo, proteine, acidi grassi che questo alimento contiene in natura. Tra gli elementi meno, ci sono i peptidi, cioè dei composti proteici proteici la cui presenza ha effetti antiossidanti.
Di quanto latte abbiamo bisogno?
Non conosci il Salvagente? Scarica GRATIS il numero con l'inchiesta sull'olio extravergine cliccando sul pulsante qui in basso e scopri cosa significa avere accesso a un’informazione davvero libera e indipendente
Il fabbisogno giornaliero per ogni persona – calcolato in maniera approssimativa – dovrebbe essere compreso tra i 200 e i 500 ml. Attualmente il consumo è molto ridotto (60 litri annui pro capite) e questo non è una cosa positiva. Le occasioni di consumo non mancano: tra colazione, merenda e dopo cena ci sono molti momenti per introdurre nella nostra dieta gli elementi nutritivi del latte. In questo caso il ruolo dei genitori è fondamentale: ai figli dovrebbero insegnare quanto è importante non far mancare latte e derivati nell’alimentazione quotidiana.
Intero, scremato o parzialmente scremato?
Il latte contiene naturalmente il 3,5% di grassi, una quantità davvero bassa che certo non contribuisce ad un sovraccarico lipidico. Tuttavia, è plausibile che ci sono persone che vogliono vedere dimezzato, se non annullato, l’apporto di grassi. Ecco per questa fascia di consumatori il latte parzialmente scremato può essere un buon compromesso.