“Sono sufficienti 13 controlli sul grano straniero per dire che è sicuro dal punto di vista delle micotossine? A noi interessa un prodotto sano e non crediamo davvero che a nessuno dovrebbero bastare”.
Colomba Mongiello, deputata Pd, madrina della legge salva-olio e componente della Commissione agricoltura, è la prima a reagire dopo che il Salvagente ieri ha smontato la “guerra del grano” tra Coldiretti, pastai di Aidepi e molitori di Italmopa. E lo fa innanzitutto chiedendo “più controlli perché i consumatori possano stare tranquilli”.
La Mongiello, però, interviene anche sul fuoco di sbarramento che Aidepi sta facendo sull’ipotesi di una legge che obblighi a dichiarare l’origine del grano nella pasta italiana. “Nessuno discute che dal punto di vista della produzione di frumento il nostro paese non sia autosufficiente abbia bisogno di grano straniero. Ma se Aidepi è così tranquilla su ciò che acquista all’estero perché si oppone a dichiarare in etichetta da dove proviene?”
“A ogni modo non sono 13 controlli a fare testo”, spiega la deputata riferendosi a quelli del piano di controllo sulle micotossine. E ribadisce come i controlli su quanto importiamo, soprattutto da zone come il Canada dove si fa ampio uso di glifosato per essiccare grano che altrimenti non arriverebbe mai a maturazione, siano necessari proprio per tutelare il made in Italy.