Sotto mentite sfoglie: 15 tortellini alla prova nel test di copertina di questo mese

Una risorsa apprezzata da chi ha poco tempo per cucinare. Il piatto delle feste improvvisamente trasformato in un primo relativamente economico (anche molto economico, se si acquista in un discount) che non prevede più lunghe ore di preparazione e una manualità comune a pochi.
Non c’è dubbio che la pasta “fresca” industriale si sia ritagliata negli anni un ruolo molto interessante tra gli scaffali dei supermercati e nelle tavole degli italiani. Prova ne sia la presenza di marchi storici del settore, sempre più impegnati a differenziare la loro offerta. A prescindere dalla forma (che si tratti di cappelletti, tortellini, agnolotti… oramai le differenze sono affidate più al marketing che a regole precise), la differenza la fa essenzialmente il ripieno. E qui c’è davvero spazio per tutti, amanti della tradizione, del veganesimo, del gluten free, perfino delle ricette più “osé”, come i tortellini al pollo al curry, o alla paella.

15 tortellini al prosciutto sui banchi di prova

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Ed è esattamente sul ripieno che normalmente si gioca la differenza tra un prodotto che utilizza materia prima scadente e uno che opta per quella di buona qualità. E magari è anche in grado di rispettare la ricetta originale (per lo meno quando esiste e non si è deciso di optare per soluzioni “esotiche”).
E proprio questo il versante in cui ci siamo concentrati nel test di copertina che vi presentiamo che ha passato in rassegna ben 15 prodotti. Tortellini (o cappelletti, a secondo del nome che ha voluto dargli il produttore) al prosciutto, scelti tra quelli conservati nei banchi frigo di supermercati e hard discount, sempre caratterizzati dalla rapidità di cottura (in media bastano due minuti in pentola). I nomi sono quelli che ognuno di noi trova sullo scaffale: da Rana a Fini, da Buitoni, passando per i marchi da supermercato (Auchan, Coop,  Carrefour, Esselunga) e da hard discount (Eurospin, Lidl, Todis)

Abbiamo incluso anche due prodotti, Schar e Buitoni, sempre reperibili nella grande distribuzione destinati, a chi è costretto (o sceglie) un’alimentazione senza glutine.

Tra brutte sorprese e soluzioni soddisfacenti

In generale il test ha dato risultati non proprio esaltanti. Molte le paste che tanto negli ingredienti della sfoglia che in quelli del ripieno nascondono brutte sorprese. E in qualche caso perfino scoperte curiose: come nei tortellini Esselunga l’uso di durelli di pollo (non chiedetecene la ragione) o l’aggiunta di bamboo, prevista da diverse aziende. Piccole deviazioni dalla ricetta originale, poco importanti, almeno se messe in relazione a chi prepara tortellini al prosciutto con solo il 4% di prosciutto (Carrefour), chi mette formaggi di fantasia (e perfino sostituti vegetariani, come fa Schär in un prodotto che di certo non è destinato ai vegetariani) invece del Grana o del Parmigiano, o chi abbonda con nitrati, nitriti e aromi.

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Ancora una volta, la scelta di un buon prodotto, magari anche a prezzi umani, c’è sempre. A patto di saper scegliere con attenzione.