Continuano le reazioni dopo che l’inchiesta del The Guardian sulla base dello studio di Orb Media ha rivelato come oltre l’80% di acque potabili del mondo siano contaminate da microfibre di plastica, percentuale che scende di poco in Europa, fermandosi al 72%.
Il Movimento 5 stelle, nelle scorse ore ha rilanciato la mozione che oltre un anno fa aveva presentato per impegnare il Governo sulla questione microplastiche.
La mozione 5 stelle
La deputata cinquestelle Silvia Benedetti, dichiara: “Chiedevamo, e lo facciamo a gran voce di nuovo, che venissero intraprese iniziative a livello nazionale e comunitario per arrivare alla dismissione della produzione e dell’uso di plastiche biopersistenti e l’incentivo all’uso di plastiche biodegradabili e compostabili secondo lo standard Uni-En13432”. Il M5s chiede al Governo di impegnarsi a  promuovere la ricerca di tessuti sintetici costituiti da fibre biocompatibili e biodegradabili e, ove non fosse possibile, promuovere l’uso di fibre riciclate o che contengano la minima quantità possibile di microfibre non biodegradabili e che rispetto ai gravi danni provocati da questi materiali si attuasse un’utile campagna d’informazione e sensibilizzazione.
Dati allarmanti
“In questo più che in molti altri casi potrebbe valere lo slogan “la Terra ce lo chiede”- conclude la portavoce del Movimento Cinque Stelle. E su questo enorme disastro, più che in molte altre situazioni, è davvero fondamentale il contributo di ciascuno di noi, nel bene o nel male, per continuare ad alimentarlo o tentare d’impedirlo intervenendo anche nella nostra quotidianità , informandosi e agendo consapevolmente nell’acquisto e nel riutilizzo dei materiali.” Come riporta una nota del movimento, le ultime stime in merito all’inquinamento da plastica in ambiente marino parlano di 269.000 tonnellate di plastica galleggiante in superficie, e di 4 miliardi di pezzi di plastica per chilometro quadrato sui fondali. “Un vero e proprio disastro che, date le proprietà di questi elementi, sta rischiando di compromettere seriamente e gravemente il pianeta per il prossimo futuro” chiosa Silvia Benedetti.