La Croazia accusa: stessa marca ma qualità più bassa dei cibi tedeschi

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Nella pappa “Riso e verdure” della Hipp c’è più riso e meno verdure nella formulazione venduta in Croazia rispetto a quella presente sugli scaffali tedeschi. Le caramelle gommose Happy Cola della Haribo contengono più zucchero nel prodotto tedesco rispetto a quello croato. La Coca-Cola, la Nutella, la Philadelfia ma anche la birra Heineken e il sapone da bucato Ariel hanno delle differenze di composizione (più scadente in Croazia e di prezzo (più elevato nei supermercati croati) che confermano la “doppia qualità” denunciata da diversi governi di paesi membri dell’Est Europa.

Qualità più e prezzi più alti

La conferma arriva da un test condotto a Zagabria su 26 prodotti (alimentari e non) venduti sia in Croazia che in Germania: sono state rilevate differenze in 22 prodotti ovvero nell’85% del campione analizzato. Più della metà (54%) dei prodotti ha mostrato una differenza di composizione (ingredienti in alcuni casi meno pregiati), mentre più del 60% dei campioni sono risultati più costosi di quelli tedeschi. “Le analisi – hanno spiegato a Foodnavigator gli autori del test – sono state affidate ai principali laboratori accreditati croati e dopo aver ricevuto i risultati, l’Agenzia croata per l’Alimentazione ha costituito un gruppo di esperti, con i quali abbiamo formulato congiuntamente le nostre conclusioni”.

La Ue: “Linee guida per fermare discriminazione”

La Commissione europea, nei mesi scorsi, dopo aver in un primo momento negato l’esistenza della cosiddetta “doppia qualità” che penalizza i consumatori dell’Est Europa, ha dichiarato che, seppur non intende legiferare in materia, sta approntando delle linee guida per aiutare le autorità nazionali a individuare e porre fine della pratica “discriminatoria”.