Forlì, chiude l’allevamento di conigli denunciato da Essere Animali

senza gabbie etichetta

Dopo la denuncia di Essere Animali, l’allevatore di conigli della provincia di Forlì ha deciso di chiudere la struttura in cui deteneva gli animali in pessime condizioni. L’esposto dell’associazione, depositato alla Procura di Forlì, aveva, infatti, già consentito un sopralluogo del Corpo Forestale dello Stato e del servizio veterinario e portato a un decreto penale di condanna per violazione dell’art. 727 del Codice Penale, che punisce la ‘detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura‘, oltre all’applicazione di diverse sanzioni per violazione della normativa sul benessere animale e altre disposizioni amministrative. Adesso viene messa la parola fine ad una vicenda che aveva destato l’attenzione anche di alcune trasmissioni televisive nazionali.

“Non è solo una vittoria per gli animali, ma anche per il buon senso civico. La chiusura della struttura, che allevava conigli per la produzione di carne, mostra l’utilità delle nostre indagini, che tutelano gli animali e i consumatori” spiega con soddisfazione l’associazione aggiungendo che “l’allevamento in gabbia presenta sempre gravissime criticità e condanna animali sensibili come conigli a privazioni e sofferenze”.

Le immagini avevano rilevato una situazione di grave degrado, con i conigli rinchiusi in piccole gabbie sovraffollate, sommersi nelle loro feci. Gli animali vivevano nella quasi totale immobilità, molti presentavano ferite alle orecchie e ovunque vi erano cadaveri disseminati e lasciati decomporre in mezzo agli esemplari vivi. I farmaci destinati agli animali erano conservati alla rinfusa in uno sgabuzzino sudicio.

Il Parlamento Europeo nel marzo di quest’anno ha votato a favore della realizzazione di una legge specifica che garantisca standard minimi di protezione dei conigli negli allevamenti, ad oggi vergognosamente assente. Ora sarà la Commissione Europea dell’agricoltura che dovrà legiferare e la situazione riguarda molto da vicino anche il nostro paese. L’Italia è infatti uno dei principali produttori mondiali di carne di coniglio, con 20 milioni di animali allevati.