Nel mondo degli oggetti “cordless” non possono mancare i prodotti per la pulizia: ecco che Ariete mette in scena una scopa “elettromeccanica” nel segmento al di sotto delle “scope elettriche” aspiranti.
Il cuore della scopa
Vista la categoria, non ci dobbiamo attendere tecnologie speciali o alte prestazioni e, di fatto, il cuore del sistema dell’elettrodomestico si avvale semplicemente di un rotore principale, con setole disposte elicoidalmente, per realizzare la spazzata, di un rotore secondario, purtroppo da un solo lato (il destro), con setole a raggiera, per convogliare i residui dagli angoli verso il precedente, e infine di una vaschetta, a cassetto, come raccoglitore; tutto qui. La parte elettromeccanica si avvale altresì di un accumulatore ricaricabile (nichel-metallo idruro, 800mA, 7,2V, per 40min di funzionamento), ovviamente di un motore, con “riduttori” e “rinvii”, e di un cavo di alimentazione con trasformatore, chiaramente removibile, onde soddisfare la principale caratteristica ergonomica, che è quella di non avere un filo tra i piedi.
(continua dopo i giudizi)
Qualità non esaltante
La costruzione dell’oggetto, “disegnato” in Italia ma prodotto in Cina, si presenta con una qualità certo non eccellente: sia gli assemblaggi funzionali all’uso (asta, connessioni al corpo e alle maniglie, cassetto, sportello del rotore), che quelli propriamente costruttivi, non funzionano benissimo (i “ganci a scatto”, per esempio, lavorano a fatica, e l’eventuale smontaggio dell’asta – nel caso si volesse, all’occorrenza, portare l’oggetto inscatolato nel baule dell’auto per la casa di villeggiatura – può essere difficoltoso). Sono stati impiegati materiali polimerici “rigidi”, verosimilmente “stirenici”, per il corpo (la parte colorata è verniciata), per le maniglie e per le ruote (queste ultime e la maniglia secondaria appaiono “co-stampate” con elastomero, per garantire la tenuta, nel primo caso, e per migliorare il comfort, nel secondo); i segmenti dell’asta sono invece in alluminio sagomato.
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Come funziona Cordless Weeper
Vediamo come funziona. Il dispositivo si avvia e si spegne premendo un interruttore a pedale sulla base; la maniglia principale, ovvero di comando (quella all’estremità), permette di guidare il corpo agendo sullo “snodo a rinvio”: spingendo e traendo si muove in avanti (azione pulente) e indietro, mentre ruotando l’asta attorno al proprio asse – come fosse un volante –, grazie alle due ruote e a due rotelline, si sterza… e ciò permette un controllo molto efficace, che consente, anche grazie al ridotto spessore del gruppo, di accedere con facilità a spazi angusti, anche, per esempio, sotto letti e divani. Una volta spazzato il pavimento (o tappeto), si potrà svuotare la vaschetta impugnando la maniglia secondaria e, con qualche difficoltà, potrà essere aperto lo sportello del rotore per pulire le setole.
Le nostre impressioni
“Cordlessweeper” è, nel complesso, abbastanza efficace, abbastanza appunto… perché l’assenza dell’aspirazione si nota: lo sporco che, con le aspirapolveri, siamo abituati a vedere aspirato, anche a una certa distanza… non si sposta… dobbiamo andare a prenderlo… fosse anche una dispettosa briciola che si muove, facendosi inseguire… Dunque l’elettrodomestico del gruppo De Longhi, considerata anche la qualità costruttiva, vale per ciò che costa, e forse il suo prezzo è addirittura eccessivo: circa 35€.