L’annuncio era stato dato nel novembre 2015 ora Guinnes mantiene le promesse: la celebre stout irlandese dice addio alla colla di pesce, da sempre utilizzata nella sua ricetta per chiarificare la bevanda e per ripulirla da eventuali depositi di lievito. La svolta vegan-friendly è stata confermata ieri al Times il responsabile qualità del celebre marchio di birra.
L’attuale ricetta della Guinnes risale al XVIII secolo e, dopo anni di ricerche, l’azienda ha trovato un metodo di filtrazione alternativo che consente di soddisfare le esigenze dei vegani e vegetariani senza però alterare il gusto dell’inconffondibile “nera” irlandese. Attualmente , sono già senza colla di pesce i barili destinati ai pub e ai ristoranti, oltre alla birra prodotta in Australia e alla Guinness Blonde American Lager. Per la piena distribuzione delle bottiglie e delle lattine vegan, invece, è necessario aspettare la fine del 2017.
The Guardian: “Una birra da signorine”
Non tutti hanno preso bene la svolta della Guinnes. Basti pensare che nel novembre 2015, non appena la società comunicò l’intenzione di abbandonare definitivamente la colla di pesce, il Guardian sentenziò: “Adesso la Guinness è acquosa e insipida, e berla ti fa sentire come una graziosa ragazza francese” facendo arrabbiare tanto i cugini transalpini che i vicini irlandesi.
Staremo a vedere come il mercato e i palati degli affezionati giudicheranno la Guinnes: senza dubbio la celebre stout continuerà a essere una “ragazza irlandese” molto richiesta.