E’ atteso per il prossimo 15 giugno lo stop al sovrapprezzo per le telefonate effettuate al di fuori del proprio paese. Tuttavia, la fine del roaming non sarà valida per tutti: le linee guida pubblicate la scorsa settimana dall’autorità europea dei regolatori Tlc Berec prevedono, infatti, delle eccezioni. L’operatore potrà prevedere costi aggiuntivi se il cliente usa il telefono più in roaming che nel suo Paese. La valutazione dovrà essere fatta sulla base di quattro mesi. Si applica allora un sovrapprezzo di 19 cent al minuto, 20 cent al MB e 6 cent per sms. Per internet mobile, inoltre, gli operatori possono limitare la quantità di GB che il consumatore può usare gratis all’estero. Ma l’utente potrà evitare i sovraccosti se riuscirà a provare che ha legami particolari, come lavoro, studio o famiglia nella destinazione in cui ha prodotto roaming.
Inoltre l’operatore potrà chiedere una deroga per aggiustare il suo ‘business model’ se potrà dimostrare che a seguito della nuova situazione perderà denaro. Sarà comunque il regolatore nazionale che dovrà decidere. L’opt-out sarà valido per 12 mesi, periodo oltre il quale la compagnia di tlc si dovrà adeguare. Le richieste comunque dovranno essere presentate al più tardi entro il 15 maggio, e l’importo della maggiorazione sarà valutato in base alle necessità .