Nonostante il clamoroso voltafaccia dell’Italia, che si schiera dalla parte degli Ogm, oggi i Paesi membri dell’Ue non hanno fornito il supporto necessario alle proposte della Commissione europea di autorizzare la coltivazione di due mais Ogm – il BT11 della Syngenta e il 1507 della DuPont Pioneer – e di rinnovare l’autorizzazione dell’unico Ogm al momento ammesso per la coltivazione nell’Unione europea, il mais MON810 della Monsanto. A segnalarlo è Federica Ferrario, responsabile campagna Agricoltura sostenibile di Greenpeace Italia, secondo cui: “Il voto italiano a favore della coltivazione dei tre mais Ogm, oltre a dare la zappa sui piedi all’agricoltura europea, è pura ipocrisia, dato che in Italia queste colture sono già vietate. Come spiega il ministro Martina questo autogol?”, chiede Federica Ferrario, che aggiunge: “Gli europei, con gli italiani in testa, chiedono agricoltura sostenibile, e non quella intensiva e dannosa per l’ambiente promossa dalle multinazionali dell’agrochimica».
Un segnale chiaro
La gran parte dei Paesi Ue non ha sostenuto le proposte della Commissione, nonostante ora a livello nazionale si possa vietare la coltivazione di Ogm. «Data la diffusa opposizione alle colture OGM da parte di cittadini e deputati europei, la Commissione sarebbe cieca a interpretare il voto odierno come una luce verde», continua Ferrario. «L’Europa dovrebbe voltare pagina sugli Ogm una volta per tutte, e concentrare urgentemente i propri sforzi sull’agricoltura ecologica».