Befana vuol dire, soprattutto per i più piccoli, una quantità enorme di dolciumi. Ma non solo: l’altra faccia della “medaglia” delle calze industriali (colorate e ammiccanti) sono additivi, conservanti, coloranti, aromi e zucchero. Per chi ha tempo e voglia è certamente preferibile la preparazione di una calza casalinga, non solo perché è più personale ed originale, ma soprattutto perché può evitare un’indigestione di queste strane molecole chimiche.
Imputato numero uno è il carbone che altro non è che un mix di zucchero, saccarosio e colorante nero. Poi ci sono lecca lecca, gomme da masticare e caramelle: un’esplosione di colori ottenuta con tanto zucchero, glucosio, additivi, aromi e, ovviamente, coloranti.
Gli additivi
Come difendersi? Il primo passo è la lettura dell’etichetta e soprattutto degli ingredienti. E’ importante sapere, per le caramelle, che l’indicazione al gusto di frutta non sempre significa che dentro ce ne sia davvero; il sapore di frutta e un leggero gusto acidulo sono quasi sempre garantiti da sostanze chimiche aromatizzanti e acidificanti e non da vera frutta. Sono da preferire prodotti con la minore quantità di additivi, poiché tra questi alcuni sono segnalati come potenzialmente pericolosi da vari studi epidemiologici. Fra i più usati ci sono l’E 102 tartrazina, E 110 giallo arancio ed E 124 rosso cocciniglia, sconsigliati per chi è allergico all’aspirina; E 104 giallo di chinolina ed E 131 blu patentato V, che sono vietati in Australia ma non in Italia; E 127 eritrosina (rosso) che interferisce con l’attività della tiroide, E 122 azorubicina (rosso), E 133 blu brillante ed E 151 nero brillante, sospettati di essere fra le cause dell’iperattività infantile. Oltretutto il ruolo dei coloranti è puramente cosmetico, e non reca alcun vantaggio nutrizionale.
Aromi in provetta
Un’altra categoria di sostanze presenti dappertutto nei dolciumi sono gli aromi, che possono essere di origine naturale o sintetica. Quelli naturali sono estratti da materie vegetali, definiti in etichetta aromi naturali, seguiti eventualmente dall’indicazione della pianta da cui sono estratti; spesso però per l’estrazione ci si avvale di solventi chimici, che la legge tollera se presenti come residui in tracce. Gli aromi di sintesi chimica sono realizzati in laboratorio: riproducono gli aromi naturali oppure forniscono un gusto di fantasia. In etichetta possono essere indicati con il solo termine aromi. Queste molecole chimiche non hanno niente a che fare con quelle naturali e il nostro organismo non ha sviluppato dei modi per metabolizzarle tutte.
Occhio alla cioccolata
Nella calza della Befana è d’obbligo anche la cioccolata, generalmente di marche per bambini, ambite più per la pubblicità e i regalini che per la qualità , spesso mediocre, perché ricca di grassi idrogenati o margarine sia di origine vegetale che animale. Anche in questo caso occhio all’etichetta: la cioccolata genuina può contenere burro di cacao, cacao, latte e zucchero; eventuali aromi, grassi idrogenati, antiossidanti, sono aggiunti per “truccare” un prodotto di scarsa qualità .
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