“Il quadro è allucinante, decine di migliaia di animali rubati, in un anno 30 mila ovini e 6 mila bovini solo nel messinese. Chi subiva furti di animali malati non denunciava per incassare i premi Ue per gli allevamenti sani”. Dalla Sicilia arriva, con le parole del presidente della Regione, Rosario Crocetta, la notizia di uno grosso scandalo che riguarda carne avariata messa in commercio. Crocetta ha dato le disposizioni per avviare un cordone sanitario nell’area sanitaria, per evitare il propagarsi di casi di tubercolosi bovina e brucellosi umana, già in forte aumento, e ha telefonato al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin per chiedere un intervento del governo: “Non si tratta solo di lotta alla mafia riguarda la salute di tutti i siciliani”.
Gli agenti: “Abbiamo smesso di mangiare carne”
33 persone sono state fermate, tra allevatori, macellai e veterinari. Oltre a loro 17 indagati, tra cui un comandante dei Vigili e un sostituto commissario di Polizia. A scoperchiare il pentolone di questa maxi frode alimentare è stata l’operazione “Gamma-Interferon”, coordinato dalla procura di Patti. Alcuni degli stessi agenti che hanno partecipato alle indagini, come raccontato al Corriere della Sera dal vicequestore Daniele Manganaro, sono diventati vegetariani “a ragion veduta perché più scoprivamo illegalità e più, uno dopo l’ altro, abbiamo smesso di mangiare carne”.
La complicità dei veterinari
I soggetti al centro dell’indagine avrebbero fatto parte di una filiera criminale ben oliata, che prendeva inizio dal furto del bestiame e dalla caccia di frodo, dalla lavorazione delle carni, macellate clandestinamente all’interno del parco, senza rispetto per le norme igienico sanitarie, fino alla messa in commercio grazie alla complicità dei controllori. Crocetta parla di “supervisione della mafia”, e non è difficile crederlo visto l’entità dell’attività criminale, di cui l’operazione delle forze dell’ordine potrebbe aver scoperto solo la punta dell’Iceberg. L’assessore regionale alla Sanità Baldo Gucciardi ha annunciato “un emendamento concordato col presidente Crocetta alla legge di stabilità sbloccherà i concorsi pubblici per l’assunzione di veterinari, con l’obiettivo di potenziare i servizi ispettivi“. Il direttore del Parco dei Nebrodi. Giuseppe Antoci, negli scorsi mesi aveva subito diverse intimidazioni per aver denunciato “la mafia dei pascoli”.
Tubercolosi e brucellosi, i numeri allarmanti
Intanto, il boom di casi di tubercolosi bovina nella regione, potrebbe essere legato proprio a questo tipo di traffici. Nel 2016, secondo la commissione speciale istituita dalla Regione, la sua incidenza risulta pari al 3,75% rispetto alle aziende controllate, a fronte di una media nazionale dello 0,2%. Un dato allarmante che si somma ai circa 130 casi di brucellosi umana registrati nella zona sud dell’area metropolitana di Messina, sui 200 totali dell’intero territorio nazionale.
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