Cambiano le etichette per i prodotti destinati ai celiaci. Dal 20 luglio infatti è in vigore la normativa europea, recepita dal decreto ministeriale del 17 maggio scorso, che regolamenta la materia. Sulle confezioni andrà scritto prodotto “senza glutine, specificamente formulato per celiaci” o “senza glutine, specificamente formulato per persone intolleranti al glutine”. Questa dicitura farà si che gli alimenti in questione possano essere incluso nel Registro degli alimenti erogabili dal Servizio sanitario nazionale, come previsto nei livelli essenziali di Assistenza (Lea). Una delle conseguenze principali è che non si potranno più pubblicizzare genericamente prodotti dietetici a fini medici, in quanto la norma entrata in vigore sostituisce tutte le precedenti. Dunque non più riferimenti alle proprietà preventive, terapeutiche o simili, ma la dicitura indicata dalla legge, che prevede anche l’istituzione di una rete per la prevenzione e attenzione alla celiachia e implicazioni correlate. I prodotti per celiaci possono essere rimborsati, come altri prodotti necessari per ragioni mediche, ma da questo punto di vista, le regole rimangono le stesse. Il tipo di rimborso è pari a 45 euro mensili massimo per bambini fino a un anno di età, di 62 euro per bambini tra un anno e 3 anni e mezzo, di 94 euro per la fascia che arriva a 10 anni, e infine 140 euro per gli adulti uomini e 99 per le donne.
I confronti del Test sui frollini
Nel numero del settembre 2015, acquistabile in Pdf, il Test Salvagente aveva confrontato diversi prodotti senza glutine venduti al supermercato e in farmacia, dal punto di vista nutrizionale. Riportiamo qui la tabella di confronto dei frollini classici.