La top ten dei reclami: la telefonia tra i servizi più contestati dai clienti

“Alcune conferme, come i primi posti per il terzo anno consecutivo di telefonia ed energia, ma anche molte novità da ricondurre ai casi eclatanti che hanno caratterizzato il 2015 per i consumatori, come la crisi delle banche popolari e il dieselgate”. È il commento di  Massimiliano Dona, segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori alla classifica dei reclami che ogni anno l’associazione divulga in occasione della Giornata europea del consumatore del 15 marzo.
Degli oltre 23mila reclami giunti allo sportello nazionale dell’associazione, il 28% riguarda disservizi con la telefonia; seguono i reclami relativi al settore energetico (il 19% del totale), mentre al terzo posto troviamo subito la prima novità di quest’anno con il boom di segnalazioni sulle banche, in crescita del 116% rispetto al 2014! A causa soprattutto della crisi delle banche popolari, le segnalazioni riguardanti il settore bancario nel 2015 sono state il 13% del totale.
L’altra sorpresa del 2015 la troviamo al quarto posto con il 10% dei reclami del settore turismo e viaggi, in crescita dell’11% rispetto allo scorso anno. “Nonostante perduri il calo delle partenze -spiega il Segretario generale- l’aumento delle segnalazioni è legato ai casi riguardanti i cofanetti regalo RegalONE e Movebox: numerosi consumatori, infatti, ci hanno contattato perché non hanno potuto usufruire del voucher a causa del fallimento della società Move Groups fornitrice dei cofanetti. A queste naturalmente si aggiungono le segnalazioni più tradizionali relative a pacchetti turistici, sistemazioni alberghiere insoddisfacenti, truffe e problemi di trasporto (overbooking, smarrimento bagagli, etc.)”.
Non sorprende, infine, il boom dei reclami relativi al settore automotive che si assesta al settimo posto con una crescita del 193%; “a trainare queste segnalazioni -spiega Dona-  è stato sicuramente il dieselgate per cui migliaia di consumatori hanno scritto ai nostri sportelli chiedendo cosa fare. La ripresa del settore ha fatto il resto, portando all’aumento delle richieste d’aiuto (soprattutto nella vendita dell’usato)”.

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