Prima c’erano le bollette con consumi presunti ad agitare i sonni dei clienti romani di Acea: gli sportelli delle associazioni dei consumatori e quello dell’Autorità per l’energia elettrica ed il gas erano un via vai di clienti imbestialiti che si rifiutavano di anticipare soldi al gestore. Per non parlare delle code agli sportelli della società di piazzale Ostiense: centinaia di clienti che sventolavano bollette a due zeri. Quello dei consumi presunti è una ferita ancora aperta ma come se non bastasse oggi si è aggiunto un altro incubo: quello delle letture improbabili.
Il conguaglio? Si ma con consumi presunti
L’ultima trovata di Acea – da poco destinataria di una nuova multa da parte dell’Antitrust per pratiche commerciale scorrette – è l’invio di fatture di conguaglio con consumi che si definiscono effettivi ma che nella realtà sono stimati. È quanto è accaduto ad una nostra lettrice che ci ha inviato una segnalazione documentata. In pratica nella bolletta alla voce “ultima lettura rilevata al 30/11/2015” è riportato un consumo di kwh più alto rispetto a quello letto dall’utente il 26 gennaio, cioè quasi due mesi dopo.
Acea: “aggiorneremo”
Come è possibile? Lo abbiamo chiesto direttamente ad Acea che si è limitata a scriverci: “Considerata la discordanza tra la lettura effettiva e l’autolettura della cliente (ndr. Il dato che abbiamo comunicato noi all’atto della richiesta di informazioni ad Acea), provvederemo nei prossimi giorni a verificare e convalidare quest’ultima e comunicheremo l’aggiornamento della situazione alla cliente e a voi”. In altre parole, abbiamo commesso un errore e ripareremo.
Letture fantasma
Quel che è certo è che i tecnici di Acea non hanno lasciato traccia del loro passaggio a casa del nostro lettore sebbene – come ci fa sapere l’Aeeg – in caso di contatore tradizionale o elettronico non ancora attivato per la rilevazione dei consumi per fasce orarie (è il caso del nostro lettore), il distributore deve compiere un tentativo di lettura almeno una volta all’anno per i clienti con potenza disponibile non superiore a 16,5 kW (in pratica, tutti o quasi i clienti domestici); almeno una volta al mese per i clienti con potenza disponibile superiore a 16,5 kW. Si tratta di un tentativo, e non di una lettura certamente effettuata, perché se il contatore si trova all’interno delle singole abitazioni non sempre c’è qualcuno in casa quando arriva il letturista. Il distributore, però, deve poter dimostrare che ha effettivamente inviato il letturista per leggere il contatore. Da quel che ci risulta, Acea non ha mai lasciato traccia del passaggio a casa del nostro lettore. Inoltre, la stessa Autorità nella conclusione dell’indagine conoscitiva sulla ‘Fatturazione mercato retail 2013’ ha annoverato tra i principali disservizi l’insuccesso della telelettura.