Glifosato, in Argentina garze sterili e tamponi contaminati

Non solo acqua e prodotti alimentari. I ricercatori dell’Università Nazionale di La Plata in Argentina hanno analizzato, in uno studio preliminare, 10 prodotti in cotone, come le garze sterili e i tamponi, rinvenendo nella maggior parte di essi tracce di glifosato in concentrazioni elevate.

Lo scorso marzo l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc) ha classificato il glifosato come “probabile cancerogeno per l’uomo”. Ciononostante e in attesa di una nuova valutazione del rischio, la sostanza resta tra gli erbicidi più utilizzati al mondo: sono 750 i prodotti per l’agricoltura che lo contengono come principio attivo e tra questi il più noto è certamente il Roundup della Monsanto. Le coltivazioni di cotone argentine non sono da meno: il glifosato viene spruzzato sul bozzolo quando è già aperto e così è facile che l’erbicida arrivi a contaminare il prodotto finito cosi come ha dimostrato lo studio preliminare.

Tra l’altro a luglio tracce di glifosato erano state rivenute nelle urine del 90% degli abitanti di un quartiere di Buenos Aires che non erano mai venuti a contatto diretto con l’erbicida. Nonostante tutti questi segnali, il Servizio sanitario nazionale e della qualità alimentare argentino (Senasa) continua a considerare il glifosato come una sostanza poco pericolosa.

 

 

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