Il noleggio dell’apparecchio telefonico Telecom? È per tutta la vita. Come un diamante. A meno che il cliente non se ne accorga e chieda di non pagarlo più.
È questa la segnalazione di un nostro lettore, Oliviero Verga, che esaminando la bolletta della linea telefonica dello zio (un contratto molto vecchio, sicuramente anteriore al 1987 data in cui lo zio era subentrato a suo padre) ha scoperto per l’appunto, quello che ritiene un addebito immotivato. “Ho contattato il 187 -ci spiega Oliviero – e l’operatrice mi ha informato che se la linea avesse avuto più di 10 anni , avrebbe provveduto immediatamente alla cancellazione di tale ‘servizio‘” .
Di qui la domanda, inevitabile, del nostro lettore: “Non è scorretto mantenere un costo in bolletta vita natural durante? Se non avessi richiesto esplicitamente la cancellazione di tale balzello avrei continuato a versare i 4,13 euro + Iva ogni bimestre generazione dopo generazione” .
Oliviero ci chiede: “Al netto dei 10 anni di noleggio (che bastano e avanzano per strapagare un apparecchio telefonico vecchio tipo, tastiera e cornetta) mi piacerebbe sapere: se dovessi chiedere un rimborso degli anni eccedenti i 10, legalmente sarebbe possibile?”
Altro che noleggio…
“Questa è solo una delle varie voci di costo che ci sono in fattura e che continuano a essere addebitate praticamente in eterno a moltissimi utenti fino a quando il singolo soggetto si rende conto e ne richiede la disattivazione” ci spiega Valentina Masciari, responsabile telefonia dell’associazione di consumatori Konsumer Italia. “Ce ne sono altre, come il noleggio della presa, il contascatti, suonerie”.
Continua la Masciari: “In questo caso il noleggio, come previsto da contratto Telecom, ha durata di tre anni (non dieci), quindi il canone per il noleggio dell’apparato, dopo tale termine dovrebbe cessare. Ma questo non avviene in modo automatico da parte di Telecom ma solo su richiesta dell’interessato”.
E se volessimo riconsegnare il telefono prima dei tre anni? “Se si decidesse di rinunciare al noleggio prima di tale termine – ci spiega la resposabile telefonia di Konsumer – bisognerebbe comunicarlo per iscritto ma Telecom è autorizzata, in tale eventualità, ad addebitare il 20% dell’importo mancante alla conclusione del rapporto. Inoltre, è stabilito un preavviso di tre mesi per la cessazione del noleggio e quindi Telecom continuerà a riscuotere il canone durante questo lasso di tempo”.
Masciari, però, aggiunge: “Telecom continua oltre i tre mesi a richiedere il canone di noleggio anche nei casi di cessazione della linea telefonica o portabilità verso altro operatore (ho visto diversi casi del genere) e sempre e solo nel momento in cui l’interessato richiede la cessazione di questi addebiti, allora la fatturazione si blocca”.
E noi paghiamo!
Dunque il nostro lettore ha pagato per anni un noleggio che poteva evitare? “Questi costi dovevano cessare dopo tre anni e non dal 1987, ma da prima visto che il subentro non rinnova i termini, perché l’apparecchio è abbinato alla linea telefonica”.
Difficile però avere indietro i soldi pagati per tutti questi anni, secondo l’esperta: “Si dovrebbe avviare una contestazione scritta alla quale dubito, per esperienza, che Telecom risponda con esito positivo e quindi si dovrebbe poi avviare una conciliazione davanti al Corecom: ma quanti utenti fanno questo? È chiaro che Telecom lucra su queste situazioni: quanti sono in Italia gli utenti che pagano questi costi senza accorgersene e senza mai richiederne la cancellazione?”
La Maciari conclude: “Perché Telecom non fa come tutti gli altri operatori che se forniscono un apparato al proprio cliente, anche se fisso, prevedono un contratto di vendita con durata in genere di 24 mesi e pagamento dilazionato in fattura e senza interessi? È lampante che con questa formula Telecom guadagna di più. Dovrebbe esistere una regola che imponga a Telecom, dopo i tre anni, di eliminare in automatico questi canoni e magari l’Agcom dovrebbe vigilare meglio su queste casistiche”.
L’Agcm intervenga
“Telecom senza pudore continua a far pagare il noleggio dell’apparecchio telefonico fisso quando ormai la maggior parte degli Italiani nemmeno lo utilizza più. E Konsumer Italia ha già predisposto la segnalazione all’AGCM per pratica commerciale scorretta”. Dopo la segnalazione del nostro lettore sulla scoperta di un canone in bolletta per un telefono noleggiato oltre 30 anni fa, Konsumer Italia interviene e per bocca del suo presidente, Fabrizio Premuti, attacca: “Visto che le multiutility spesso e volentieri richiedono gli arretrati ben oltre i limiti della prescrizione perché ora Telecom non restituisce i soldi presi agli utenti per i periodi eccedenti la validità contrattuale dichiarata?”.
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